accosto ai fianchi, come in attesa di qualche comando. Aveva una fisionomia grave ed ingenua. - Da quanti giorni sta così? — chiese piano la monaca. - Sette
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profondo sospiro. - Dio benedetto! Ma sai che sei più buffo d'una messa cantata? — ribattè il Bencini. — Siamo giunti a Napoli circa una ventina di giorni or
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voci infantili che pregassero. Da nove giorni, tutto il tempo della novena Natalizia, le zampogne sonavano quasi senza interruzione in onor del
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testa contro i muri: le dicevo che per cinque giorni avrei dovuto star chiuso senza veder nè lei nè il bambino; il bambino sopra tutto mi premeva
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fanciullo in lotta con la morte, era di non potersi recar tutti i giorni, a tutte l'ore, là dove egli stava rinserrato fra gente estranea, alla quale il
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II. Erano ormai parecchi giorni da che suor Istituta vegliava a quel capezzale, udendo a tratto a tratto la bella voce vibrata e profonda
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III. Una volta, da che erano parecchi giorni che nessun più vedeva la strega con dietro le sue galline, a un abitante della badia venne in mente
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premura al conte: — Ma lei non ha mangiato nulla, e sono parecchi giorni che fa così. Prenda almeno una quaglia, la prego! Mi permetto d'insistere perchè
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Accademia della crusca
