vivere sempre rinchiusa avevano non solo educata la coscienza, ma ingentiliti anche i lineamenti della ragazza, che dal suo guanciale sorrideva
, finché rotta e sfinita in tutte le ossa, ricadeva in un profondo abbattimento. Lorenzo, posando la testa sul suo guanciale, piangeva come un bambino
ancor di più nella penombra, il fascio di luce che entrava dalla finestra socchiusa andava a stento fino a rischiarare il guanciale e una parte del
camera e cadde colla testa sul guanciale. La peggior tempesta rumoreggiava in quella povera testa: non aveva per avventura traveduto, sognato