fermano sui tetti vicini, di fronte alla loro finestra e cadono guardandola, come se mancassero loro le forze, e soccombessero per la fatica e gli
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vetro, per esempio dinanzi alla vetrata di una finestra, si sente che l'impressione del freddo dura per un certo tempo, dopo che è cessato il contatto col
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come furono trovati, perchè i passeggeri o i parenti che li vanno cercando, possano riconoscerli. Chi guarda dalla finestra nell' interno di questa
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apre la finestra verso sera e si obbligano i piccioni ad uscire sul davanzale o sui tetti vicini. In questa prima ucita sono timidi, e guardano
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scende rapidamente, quasi fuggendo. Poi, giunto allo sbocco del sentiero, rallenta il passo e fa per rientrare in casa sua. Ma vedendo la finestra della
(Colombina va alla finestra la schiude e fa un segno; poi va verso Taddeo.)
(Arlecchino scavalca la finestra, depone a terra una bottiglia che ha sotto il braccio, e poi va verso Taddeo mentre questi finge non vederlo.)
(La tela del teatrino si alza. – La scena, mal dipinta, rappresenta una stanzetta con due porte laterali ed una finestra praticabile in fondo. Un
Come! E meglio che ci siano? Allora è meglio buttare 12 milioni dalla finestra!
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colle mani alle imposte per reggersi, e sentì cinque o sei colpi tremendi nello stomaco, come se glielo picchiassero col martello. Chiuse la finestra e
abituandosi a quel dolce far niente. Dalla finestra della sua cameretta di fanciulla stava volentieri collo sguardo ozioso a contemplare la stesa verde
. Solamente un quadretto di luce, sfuggendo da una finestra, andava a sbattere sul fondo verdone di un castagno amaro, che riempiva de' suoi rami l'angolo
serviva anche di salotto, col telaio e il seggiolone della sciancatella sotto la finestra vicino al ballatoio. Davanti apriva il suo grandioso
durante la sua assenza serviva di deposito alle patate ammonticchiate in un cantuccio. Dalla finestra l'occhio poteva scorrere sulla verde distesa dei
del mondo. Arabella verso sera tornò a veder Ferruccio e la Colomba in via San Barnaba. Sedettero nell'apertura della finestra, dopo aver socchiuso
fronte della malata, la sentì umida e fresca, e si ritrasse leggermente, mettendosi a sedere in un angolo oscuro, dietro la finestra, da dove poteva
biancore della finestra, colle mani sotto la testa, non provando che un caldo peso sul cuore. Non era un dolore, o lo era quel poco che basta a mantenere
. Nell'andar via cogli occhi da quella tentazione, ne incontrò un'altra, a una finestra del secondo piano, dove la bella Olimpia, ancora spettinata
stessa notte i gridi dell'Angiolina sotto la finestra, risuonando nel silenzio dell'ora, ebbero la forza di farla trasalire di spavento, come se
fessure d'una finestra lunga e mal chiusa, cominciò a versare un rigagnolo che si distese a poco a poco in una tortuosa biscia nel mezzo della stanza. La
di filugello, e di sopra la bella Olimpia che canta e che non canta... Un gran colpo di vento scosse le imposte della finestra, la neve picchiò nei
visto a cercare una carta. La sua finestra dà precisamente sulla stanza della defunta, e sai che queste donne patiscono la insonnia qualche volta... E
stranguglione di reminiscenze. Arabella si alzò, e trasse in un angolo vicino alla finestra il delegato, mentre la Colomba pareva diventata sulla sedia un
La stanza dove il signor Tognino introdusse i tre delegati non era che un altro ammezzato un po' meno buio dell'anticamera, colla finestra verso la
quaresima. Tra l'una e l'altra finestra pendeva un gran crocifisso avvolto da un zendado polveroso. Il Cristo scendeva coi piedi a toccare lo schienale di una
farle i miei auguri e l'ho trovata seduta nella sua poltrona accanto alla finestra. ' Sei Aquilino? ' domandò." Il vice-ricevitore cercò di riprodurre
parlare o pensare. Il signor Tognino socchiuse un istante gli occhi. Arabella stava seduta davanti al tavolino da lavoro, sotto la finestra, nella luce
primo momento di debolezza, e, tirandola in disparte nel vano della finestra, le strinse il volto nelle mani e proseguì sottovoce: "Sai che cosa mi
stridula e sguaiata, rimbombando nella stretta fessura della viuzza, fece aprire qualche finestra e arrestò qualche passo. Non era possibile che
querule le ondate che si frangono alla riva, piú melanconiche le note d'un piano fuggenti da una finestra aperta ove si agita un'ombra - sull'ora del
affacciata alla finestra, ho considerato un istante la calma sovrumana di questa sublime natura, delle Alpi nevose imbiancate dalla luna, del lago terso ed
; udivasi solamente il gemito lugubre del vento e il leggiero tremolìo d’un vetro mal commesso nella intelaiatura della finestra. Gli sguardi dei tre uomini