durante gli esami nel 1890 dal dott. Maggiora. - XIV. Perchè diminuisca la forza dei muscoli nella fatica del cervello. I salmoni. La morte per fame
, 1861., dice: "Si era quasi abolita la sensibilità interna ed esterna; il dottor Gherardini non sentiva nè fame nè sete, nè caldo nè freddo, nè
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loro che diventeranno per la fame i carnefici di altri poveri carusi.E tale ingiustizia rimarrà invendicata e vi sono altre vittime destinate a morire
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rilievi sufficienti da esprimere le varianti della sua fisonomia. Quando uno dice, fatica, voluttà, fame, sete, ognuno comprende a cosa allude e si può
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spesso devono morire di fame se sono uccelli pelagici, o uccelli delle paludi che capitino in un paese povero di acqua. Spesso però riescono anche ad
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organi interni che si atrofizzano. Nella morte per fame, la milza ed il fegato diminuiscono più della metà del loro peso normale. I muscoli hanno perduto
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come il fuoco, pieno di fame, picchiava una musica disperata sulla scodella vuota, seduto davanti alla tavola rustica, dove diverse mani andavano
vostra minestra: preferisco la polenta condita di fame. Ora i rimorsi sono come un carico di chiodi per la coscienza." Il sarto chinò il capo, addentò il
gente. Piuttosto la fame." "Caro il mio angelo, anche la fame è una brutta cosa." "Non è la peggiore..." "Tu sei giustamente irritata e parli come sente
montagna, mentre il bimbo strillava di fame in un cesto. Il Berretta per consiglio del dottore era corso, a piedi, fino a Niguarda in cerca d'una balia
nello stanzino. "Le guardie intanto non sanno ch'egli è qui," riprese la Colomba "e qui non morirà di fame. Tu potrai vedere domattina il padrone e
... E dire a dire che siamo una masnada di bisognosi, senza contare i morti di fame, corpo d'una biscia! che stentano a star diritti se tira vento
fiera convulsione, girò due volte intorno alla tavola, come un leone in preda alla febbre della fame. Vedeva l'intrigo. La buona zietta, per vendicarsi
, disposta a morir di fame piuttosto che ritornarvi. Ho schiaffeggiata una donna... O mio caro zio, lei conosce quasi giorno per giorno la mia vita, i
. Essi tremavano. - Ora che i nostri feudi sono rivendicati, pensiamo a far colazione perché la vostra castellana sente il pizzico della fame. Signor
per lei". Orbene; quando io ebbi finito di leggere questa lettera me ne andai al caffè, perché avevo fame. Fu la prima volta, dopo tanto tempo, che