sua leggerezza, e in parte conseguenza dell'avarizia paterna, che lesinava l'elemosina a un povero figliuolo: al punto che il buon zio Borrola aveva
grado un regalo, una mancia una volta tanto: ma Aquilino Ratta aveva dignitosamente rifiutato l'elemosina. Un Aquilino che si è battuto a Mestre e ha
vecchio cane, piuttosto che d'aver dei figliuoli che mi mangiano il sugo degli ossi." "Quando avrai finito, Botola, raccomanda l'elemosina." "Vieni
esempio, cascano delle briciole..." "Il notaio Baltresca sa quel che deve fare." "Darà cento lire a testa per elemosina. Cento lire, caro Tognino
, che intendesse farmi un’elemosina, che non contento ancora dei suoi tanti vantaggi, volesse finire di schiacciarmi con la sua generosità – e la sorda