butta l'acqua santa... fanno un certo effetto... Vedrai! L'acqua santa me la sono già scossa d'addoso... Ma la cosa é fatta, e per tutta la vita
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(Va a spalancare il portone. Tutta gl'invitati si avviano, precedendo gli sposi).
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(fingendo di non capire e deviando il discorso; così, a a riprese, per tutta la scena).
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E ora che hai fatto impazzire me, ora che ti sei preso tutto il mio cuore, tutta l'anima mia... ora?... Voglio vederla!... Corpo!... Sangue!...
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Quando vi giungerà al naso l’odore della cipolla bruciata e vedrete tutta la carne rosolata per bene, anzi quasi nera, versate acqua fredda quanta ne
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Se la panata è venuta bene la vedrete tutta in grappoli col suo brodo chiaro all’intorno. Piacendovi mista con erbe o con piselli non avete che a
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Piazza del Voltone in una palazzina tutta bianca e nuovissima tenuta da un certo Domenici; ma la notte, cominciai a sentirmi una rivoluzione in corpo
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questo e in altri casi consimili, si rende spesso ribelle agli stomachi che non sieno a tutta prova.
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attorcigliata tutta sulla forchetta e fattone un boccone si dice ne chiedesse una risma. Però riesce molto buona nell’eccellente olio toscano anche perchè
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Mettete al fuoco l’acqua col burro e il sale e quando bolle versate la farina tutta a un tratto e rimestatela forte. Tenete la pasta sul fuoco fino a
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Mettete l’acqua al fuoco col burro e col sale e quando comincia a bollire gettate in essa il formaggio a pezzettini e subito la farina tutta in un
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. Quando il liquido bolle, stemperatevi grammi 120 di farina gettandola tutta a un tratto onde non si formino bozzoli e dimenate subito col mestolo
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non molto aceto, rivoltatela onde prenda bene il condimento ed ammucchiatela tutta insieme che faccia la colma.
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piccante con un cucchiaino di senapa ed al limone aggiungete un gocciolo di aceto. Con questa salsa spalmate tutta l’insalata alla superficie e poi
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’interno, levate quelle delle anche e delle coscie, quindi, radendo via via col coltello le ossa esterne della carcassa, vi riescirà di levarla tutta intera
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cipolla sarà tutta strutta, bagnatelo con brodo o con acqua e aggiungete tre o quattro salsiccie intere fatte di fresco; lasciate cuocere a lento
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Prendete una cazzaruola di grandezza proporzionata, ungetela tutta con burro diaccio e foderatela di pasta frolla. Versate il composto, copritelo
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Prendete una lingua di vitella di latte tutta intera colla sua pappagorgia, perchè questa è la parte più delicata; spellatela e lessatela a mezza
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del volume, strofinatela tutta finchè l’abbia tirato a sè. Dopo ventiquattr’ore lavatela con acqua fredda diverse volte e così umida, strofinatela con
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Serviteli, o soli come piatto di legume, o per contorno; ma prima gettate via tutta la cipolla.
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di parmigiano, copritela tutta colla balsamella del N. 89 e rosolatene la superficie.
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canovaccio onde non isgusci per l’abbondante mucosità di questo pesce, e tirate giù la pelle che verrà via tutta intera. Allora tagliatela a pezzi lunghi un
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cinque o sei minuti e versatelo diaccio sulla lepre. Tolta dall’infusione asciugatela e steccatela tutta col lardatoio con fettine di lardone di qualità
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; col burro avanzato ungete tutta la parte esterna del dolce e mandatelo al forno.
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la seconda lievitatura e passatela al forno. Si può anche compiere tutta l’operazione in casa e cuocerla nel forno da campagna; ma vi prevengo che
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Con questa ricetta, eseguita con accuratezza, le stiacciate alla livornese fatte in casa, se non avranno tutta la leggerezza di quelle del Burchi di
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pasta si affini e divenga tutta omogenea.
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Mettete al fuoco le mele coperte d’acqua e quando cominciano a screpolare, levatele, sbucciatele e grattatele alla meglio per levarne tutta la polpa
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Quando bolle l’acqua versate la farina tutta a un tratto e, rimestando subito, aggiungete il burro e tenetela sul fuoco per 10 minuti, seguitando
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, sformatela diaccia e servitela tutta intera o tagliata a mandorle.
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, procurando di estrarne tutta la sostanza. A tal punto, preparate uno stampo qualunque della capacità conveniente, poi mettete al fuoco in una cazzeruola il
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Con le punte di una forchetta bucate tutta la scorza degli aranci poi teneteli in molle per tre giorni cambiando l’acqua sera e mattina. Il quarto
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Se poi invece di distendere la crosta bianca tutta unita, vi piacesse di ornare il dolce a disegno, provvedetevi da chi vende simili oggetti per
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passatele da un pannolino rado strizzando bene onde estrarre dalle mandorle tutta la sostanza possibile, ripetendo più volte l’operazione del mortaio se
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conoscere in tutta la sua pienezza la verità dei fatti stessi e risalire alle cause dei medesimi; determina di nominare una Commissione d'inchiesta
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1883, discutendosi il bilancio di grazia e giustizia, vi fu una dichiarazione assoluta nel senso del dovere osservare e conservare, in tutta la loro
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La strada era stata costruita tutta sui debiti, perchè i Comuni avevano ipotecato il taglio del legname; ed ansi l'avevano ipotecato col patto che
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nell'interesse di tutta la popolazione rivierasca. Togliendolo, io temo che per un vantaggio passeggiero si vada incontro a danni permanenti.
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migliorare il servizio internazionale, la coincidenza in Roma; poichè tutta l'obiezione dell'Adriatica stava in questo, che facendo partire alle 11:40
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Nicotera ministro dell'interno. No, a domani no: almeno ad un paio di giorni, affinchè possa sapere con tutta precisione che cosa è accaduto.
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debbasi conoscere in tutta la sua pienezza la verità dei fatti stessi e risalire alle cause dei medesimi, determina di nominare una Commissione d'inchiesta
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povero Lampo ebbe un formidabile calcio da un ciuco, e continuò poi a guaire tutta la giornata. Ad Anfo c'era un'ostessa gobbetta e zoppa, la quale mi
parte del basso, tutta a note di accordi e pedali, riesciva adattissi- ma allo stesso Zen con le sue canne da organo ambulante. Quanto al soprano, per
tanto contento. Margherita da donnina di spirito capì che c'era tutto a fidarsi di questo buon galantuomo, che aveva proprio tutta l'aria di un buon
passaa? MENICA: Quanti hin restaa tutta la nott indormentaa in del vagon? GAITAN: Ben, quest'ann, l'è ancamò pussee bell... eh, eh... MENICA: Te fariet
terra, riscaldata dal sole, irrorata dalle brine, era spuntato un fiore. Fiori semplici, fiori grezzi, fiori di popolo, tutta una flora umile, senza
allungando, risalendo tutta la strada di Santa Chiara, dando una insolita gaiezza di luce a quella via che conserva sempre, anche nelle ore di maggior
pareva lo dovesse abbruciare. Tutta una confusione, in cui la malattia mentale dei cabalisti che si affollavano nella sua bottega di giuoco e le cui mani
, solo, con un servo e una donna di governo, ma portandosi dietro tutta la folla della sua clientela vecchia e nuova, mettendo per quelle scale ampie
la sola vecchia serva, che era tutta intenta alla sua cucina, servendo lui, e un suo ragazzetto di dodici anni gli avventori. Il ragazzetto, in cucina