368. Pasta Maddalena
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Frutta e formaggio. Baccelli, càtere, ossia mandorle tenere col guscio, e pasta Maddalena, N. 368.
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LEI: Vuj, Narcis, dagh on franc al Peder. Ciao, neh Peder, saludem ancamò el zio prevost. Oh Maria Maddalena come l'è scur. Ehi, sor cap, el droppen
, la sigaraia, la infelice sorella di Annarella e di Maddalena, la disprezzata amante di Raffaele, detto Farfariello. ra giunta a piedi, naturalmente
, sollevando la gonna per non insudiciarsi nel rigagnolo. Carmela, certo, la conosceva, perché le si rivolse francamente: - Donna Rosa, volete chiamare Maddalena
cessato di proteggere Napoli. Nel sobborgo marittimo della città, sul ponte della Maddalena, dove dovrebbe passare il picciolo fiume Sebeto, in un
passò sotto un lampione dalla luce rossiccia, levò il capo e apparve il volto, oramai stanco e triste, sotto il belletto grossolano, di Maddalena, la
. Mala stagione! Mala stagione per le tre sorelle, disperse in tre punti di Napoli, Carmela la sigaraia, Annarella la serva e Maddalena la giovane che
firme, leggendo a voce bassa: - Maddalena Lamarra… Annibale Lamarra… sta bene, - finì ad alta voce, dando un'occhiata scrutatrice al barone Lamarra, il
disgraziata sua sorella, e parlarono sottovoce. - O donna Ro'… e come sta Maddalena? - Bene sta: tribolata: ha mandato a giuocare questo biglietto: anzi lo