Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

VODIM

Risultati per: finestre

Numero di risultati: 20 in 1 pagine

  • Pagina 1 di 1

Malia. Commedia in tre atti in prosa

242081
Luigi Capuana 2 occorrenze
  • 1891
  • Stabilimento tipografico di E. Sinimberghi
  • Roma
  • verismo
  • UNICT
  • ws
  • Scarica XML

(Dalle finestre, i vicini buttano orzo addosso agli sposi gridando: Salute e figli maschi! - MASTRO NUNZIO spalanca il portone. Entrano COLA, MASSAIO

Pagina 13

spettatore, la casa di massaio Paolo con la porta spalancata e due finestre con vasi di garofani e di basilico. A sinistra, altra casa con scala esteriore. A

Pagina 7

L’amico Fritz

339345
Daspuro, Nicola 2 occorrenze

Mobili di quercia intagliati. A destra, camera da letto di Fritz, a sinistra, porta della cucina e porta d’ingresso. In fondo, due grandi finestre a

A destra la fattoria: larga tettoia sporgente, finestre a piccoli vetri ottangolari, scala esterna con ringhiera di legno, che conduce al primo piano

IL MAESTRO DI SETTICLAVIO

656371
Boito, Camillo 6 occorrenze

comperato nulla. Le cose più belle in questo polveroso palaz- zo, dove le finestre mostrano ancora i loro vetri tondi, ondulati dal centro alla periferia

, che oggi mi è occasione di rimorsi e di paure. Ieri sera nevicava, tirava vento, si sentivano certe voci lugubri a tutte le finestre ed a tutti gli

, sotto le finestre dei principali alberghi. Una delle più recenti can- zonette principiava: Vieni la barca è pronta - vieni l'auretta spira... Il

avevano sull'orlo delle strisce scintillanti. Le finestre spalancate delle Pro- curatie Vecchie lasciavano vedere le allegre sale illuminate. La loggia

ornavano finestre e botteghe, con le bande che suonavano, e gli stendardi che sventolavano, e la folla che si pigiava, e le frittelle di Zamaria de le

raggi quasi orizzontalmente dalle finestre della facciata sino all'altar maggiore, gettando su questo la luce infiammata del tramonto e facendo

IL PAESE DI CUCCAGNA

682499
Serao, Matilde 10 occorrenze

equivoco, quasi di strada male abitata e mal sicura: una via senza tetraggine, ma spirante la diffidenza delle chiuse finestre, dei balconi scarsamente

, vide. Vide, dalle due finestre del quartierino che davano sul cortiletto, una sbarrata e l'altra con uno scuretto socchiuso, donde, un minuto

, mise una chiave nella toppa e schiuse il portone. Essa e il dottore attraversarono prima un gelido cortile dove sporgevano una quantità di finestre dalle

strade inferiori e superiori. Dai primi piani, finestre e balconi, una siepe vivente e variocolorata di donne ondeggiava; ed era un palpito lungo, una

sporco di acque sudicie, di cortecce di frutta, di un cappellaccio feminile, sfondato, buttato in un cantuccio; e delle finestre di un primo piano, tre

vacillare le porte, le finestre e i pavimenti, con quel tetro fragore. Ogni tanto, il misterioso rumore si andava chetando, taceva: dopo una pausa di qualche

ondeggiavano dai balconi, dalle finestre, dalle terrazze. Massime in piazza San Domenico Maggiore, i palazzi De'Sangro e Saluzzo, antichissimi, erano

. Dalle finestre del primo piano si vedevano i sobborghi napoletani della via Reclusorio, della stazione ferroviaria e le paludi fuori Napoli e la

mura eran piene di ragnateli: i vetri delle finestre erano coperti dalla polvere e un puzzo di sporco, di stantio, di muffito, afferrava alla gola. Ed

reprimeva con un gesto, indicando loro le finestre, le porte: arrivò, a un momento, a indicar loro Bianca Maria: il marchese fece un gesto largo

Cerca

Modifica ricerca