406. Pudding Cesarino
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Ve lo do per un buon ragazzo, questo Cesarino, e ve lo vendo col nome strano con cui lo comperai da una giovane e piuttosto bella signora, religiosa
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Dolci. Torta ricciolina, N. 351. Pudding Cesarino, N. 406. Frutta e formaggio. Pere, mele, aranci e frutte secche.
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Cesarino e Luisella Fragalà avevano chiuso bottega, quella sera piovosa di estate, mezz'ora prima del solito, alle nove. Tanto, con quel cattivo
, senza malanni. Voi sempre bene, non è vero? - Sempre bene; ma a Napoli mi ci annoio. Cesarino mio, questo è un paese di straccioni. Fra una settimana me
lungo, mostrando i suoi denti bianchi, in un sorriso. Don Crescenzo scriveva, imperturbabile: da sei mesi che Cesarino Fragalà giuocava al suo Banco
grande sforzo che balbettò: - Cesarino, ero venuto per quell'affare… Una vampa di fuoco arse le guance di Cesarino Fragalà: la moglie si arrestò dal
negli spettatori tranquilli. Cesarino Fragalà e l' l'assistito asqualino De Feo si erano fermati. anch'essi. sulla soglia di un caffeuccio, aspettando
naturale che don Cesarino Fragalà e quell'anima buona di donna Luisella Fragalà abbandonassero quella casa, dove si erano sposati, che era bellissima
quell'affamato? - E chi lo conosce! - disse l'altra, con un vivo moto d'impazienza. - Cesarino, certamente. Gli dà da bere. - Cesare li raccoglie col