Si dice che i Napoletani, gran mangiatori di paste asciutte, vi bevono sopra un bicchier d’acqua per digerirle meglio. Io non so se l’acqua, in
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marrone, versate nella medesima mezzo bicchier d’acqua mista a pochissimo aceto. Quando avrà bollito tanto che i grumi siensi sciolti gettate nella
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cazzaruola dal fuoco versateci un bicchier d’acqua, o meglio brodo, una cucchiaiata d’acquavite, un mazzetto odoroso e, se è il tempo dei pomodori
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sottili, burro e olio in quantità eguali e salatelo. Rosolato da tutte le parti e strutta la cipolla, versate un bicchier d’acqua e coperta la bocca della
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farina; rimuovete continuamente col mestolo e quando l’intriso sarà divenuto rosso, gettateci a poco per volta due terzi di bicchier d’acqua con aceto e
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strizzandolo bene, poi rimettetelo nel vaso asciutto con un dito di aceto forte mescolato in un bicchier d’acqua fresca. Se la palla di cavolo sarà molto
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un dito d’aceto, se è forte e due se è debole, diluito in un buon bicchier d’acqua. Lasciate bollire ancora per qualche minuto, poi gettate via l
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, contornatelo di patate crude sbucciate e versate nel tegame un bicchier d’acqua.
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liquido così preparato: mettete al fuoco in una cazzaruola tre bicchieri d’acqua con mezzo bicchier d’aceto o anche meno in proporzione del pezzo
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bicchier d’acqua, basta per ottenere una bibita eccellente e rinfrescante. Fatta coi semi di popone, viene anche più delicata.
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Che un bicchier che fosse pieno
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