presentimento felice. Ho chiamato per questa sera il mio buon Curato. Mi confesserà e mi darà l'olio santo.
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egli cantava con pazza gioia ed io accompagnavo con tanto felice ardore, che mi pareva di esser il dio della contentezza. Ma la saggia Menica mi fece
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, i più stupendi cori, le più perfette fughe, una musica da paradiso. Non c'era uo- mo più felice di lui.
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solitaria e felice della fanciulla e di lui. Fece uno sforzo sopra di sé e, aperto l'uscio, chiamò: "Nene". Appena la ragazza fu entrata, il vecchio
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Fortuny - povero Fortuny, morto di trentacinque anni, marito, padre felice, artista lieto e glorioso! - mezza strapazzata e mezza in miniatura. Non
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, senza aver neppure un accesso di golosità, ben felice di stare accanto alla madre, dietro l'alto bancone. Soltanto la mamma, passato il momento in cui
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rattrappite avevano lasciato la borsa di velluto nero, dopo averne cavato un ampio fazzoletto bianco, per tenere il piattino. Felice, Luisella Fragalà crollava
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felice, per ottenere lo scopo. Vediamo: dove sarebbe andato prima, in quel pomeriggio di primavera; dove avrebbe pronunciato la sua prima parola? Non
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anello di acciaio al dito mignolo, per suggello, pareva l'immagine del giovinotto felice. Si sdraiò in una poltroncina, accavallò le gambe e accese una
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, come presa da un pensiero dominante, ella si arrestava, le mani si abbandonavano, come stanche. - Felice notte - disse una forte voce, alle sue spalle
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lezioso e pretenzioso, il don Felice Sciosciammoca. Quando questi carri passavano, lentissimamente, quasi traballando sulle ruote, facendo piover
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florida: e dietro era apparsa anche la madre felice, Luisella Fragalà, vestita da uscire, col cappellino in testa. Ma appoggiata alla ringhiera di ferro
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sorriso di uomo felice, che gli scopriva i denti bianchi. L'agente di cambio andava, a stento, di liquidazione in liquidazione, senz'arrischiarsi più
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veder felice e ricco come un signore e a cui mancava sempre la lira in tasca, tutte queste amarezze e altre, più profonde ancora, e la più grande, la
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modesto: lavorerò ancora, molto di più, perché ella sia ricca, ricchissima, felice, inattaccabile, protetta dal mio amore e dalla mia forza... - Voi
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nell'ombra e nel freddo. E la felice madre della rosea e bruna Agnesina come la madre infelicissima, egualmente trafitte, una dal passato, l'altra
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è stata perturbata dal desiderio di vedervi sana e felice, dalla lotta che ha questo desiderio, lotta inutile, lotta sterile, in cui voi stessa mi
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