candele romane. A stento vi si stava tutti, ed io fui spirito a sinistra, davanti al Commissario, e in mezzo all'"impiccato" e al "direttore della
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mondo, fuorchè sopra un piroscafo che attraversi un oceano: il sentimento d'un'assoluta libertà dello spirito. Potevo dire, insomma: per venti giorni
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, derivante dalla coscienza dello spirito commerciale e marinaresco e dei cinquant'anni d'emigrazione fortunata della loro razza: avevan l'aria o se la davano
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spirito del rinascimento, era stata richiamata al dovere, ma, non trovando più l’interiore alimento e la vergine energia di prima, sostituiva alla
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Caravaggio l’esteriorità di quell’arte, non lo spirito. Adottò quella fierezza e robustezza di stile, e fu per lui ginnastica salutare, grazie alla
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ad ogni materialità di indagine, ch’è insomma il soffio di uno spirito eletto, il quale con espedienti quasi impercettibili modifica, sublimandola
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devono restar nella storia come mirabile creazione di uno spirito in cui il vigore d’un altissimo pensiero aveva a suo servigio la più invidiabile
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serenità dedotte dal suo spirito naturalmente giocondo, aperto e confidente, il quale s’incontrava e s’incoraggiava collo spirito del paganesimo, atto
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’essere stata una delle prime prove di lui, ed io m’auguro che, come prezioso documento della storia di un sì nobile spirito, prenda posto in questa
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cantata la messa dello Spirito Santo, il magnifico signore uscì, e prima di rientrar nella casa, si fermò sotto un elegante baldacchino, che maestro
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’abbiano resa domestica fin dagli anni più giovani e consociata cogli atti abituali dello spirito. Si direbbe ch’egli abbia sempre un po’diffidato di sè
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sole. Se v’ha corrispondenza tra i morti e i viventi, lo spirito amareggiato or si placa nella lode dei posteri, la quale diverrà più piena, se in
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, lo spirito ascetico di Elena Duglioli potò compiacersi di veder porre in S. Giovanni in Monte la S. Cecilia, da lei ordinata, i giovani bolognesi
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coraggio, ad indagar la giustezza dell’attribuzione, la quale è ugualmente del Ricci), il Chiodarolo sembra un pittore, non solo privo di ogni spirito di
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. In qualche opera fatta da Giacomo poco dopo la morte di suo padre, per esempio, il Crocifisso in S. Stefano, lo spirito dell’estinto ancor gli parla
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veramente che il Bagnacavallo, più che abbarbagliato dalle esteriorità raffaellesche, sia stato agitato e incalorito dallo spirito di lui; la qual cosa poi in
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notabil volo; giacchè in arte ha soltanto vero pregiò ciò che esce dalle profondità di uno spirito che parla onestamente il suo proprio linguaggio.
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tempo. Se si pensa che in quella colomba è simboleggiato lo Spirito Santo, è da accusare l’artista, non dico d’irriverenza (chè questa non fu
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disegno che meglio vi aggrada. — Guarnirlo potreste anche con frutti candidi o nello spirito in bella foggia. Servitelo su un piatto con salvietta
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. Versatevi tanto spirito di vino di buona qualità, quanto ne occorre per ricoprire tutte le ciriege, aggiungete 150 grammi di zucchero in polvere per
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624. Frutta diverse allo spirito.
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copritene la superficie con un pezzo di grossa carta bianca tagliata in tondo alla giusta grandezza ed inzuppata nello spirito di vino, ed infine turate
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coprite l'interno con un tondo di carta bagnato nello spirito od acquavite; coprite il vaso colla pergamena e conservatelo in luogo fresco.
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carta bagnata nello spirito, coprendo questo con un altro foglio di pergamena, affinchè non passi aria alcuna.
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, e dopo 5 minuti d'ebollizione, schiumatele e versatele in un vaso; all'indomani, coprite le marenne colla solita carta bagnata nello spirito e
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bollire nuovamente, riducendo lo zuccaro allo stesso grado, indi mettetelo raffreddato in un vaso, copritelo colla solita carta bagnata di spirito di
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solita carta bagnata nello spirito e colla pergamena.
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congelata, allora verserete la gelatina nei vasetti, e quando è fredda, copritela colla solita carta bagnata nello spirito e colla pergamena.
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macis soppesti; versatevi sopra 6 litri di spirito a 32 gradi, e lasciate in infusione per circa quaranta giorni, turando il vaso stesso ermeticamente
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3 grammi di cannella soppesta, 2 grammi di garofani e 2 litri di buono spirito. Lasciate il liquore in riposo per circa un mese; poi decantatelo
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con 3 litri di spirito di vino, mettendo il tutto in un vaso che terrete chiuso col suo tappo ed agiterete più volte. In ultimo aggiungetevi un chilo
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litri di buono spirito, 4 grammi di cannella soppesta e due garofani, e lasciate da parte 15 o 20 giorni, agitando più volte il recipiente. Infine
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catino coperto. Nello stesso tempo fate macerare in 2 litri di spirito la pelle d'un limone: unite il liquore alle visciole suddette; lasciate in
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, mezzo chilo di zucchero e due litri di spirito. — Lasciate il tutto in riposo per circa 40 giorni, filtrate il liquore, e riponetelo in bottiglie
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pizzico di cocciniglia; versatevi un litro di spirito di vino a 32 gradi, e lasciate in infusione per otto giorni turando bene il fiasco.
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Ponete in fusione per circa un mese in due litri di buono spirito i seguenti aromi:
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due o tre ore, e l'indomani unitevi l'infusione suddetta ed altri 3 litri di spirito. Mescolate allora il tutto tramenando con un mestolo; lasciate
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Ritirate tutti questi aromi passando il liquido attraverso un pannolino, e spremendo unite allo spirito così aromatizzato un sciroppo all'uopo
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Ponete in un vaso di vetro 40 grammi di cannella 10 grammi di garofani e 10 grammi di vaniglia, il tutto soppesto; versatevi 2 litri di spirito di
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Ponete in fusione per 15 o 20 giorni 50 grammi di cannella soppesta, in 2 litri di buono spirito a 32 gradi, tenendo turato il recipiente ed agitando
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Pestate 60 grammi di vaniglia, mettetela in un vaso di vetro con 2 litri di spirito rettificato, e lasciate in fusione per circa tre settimane
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o spirito di vino di perfetta qualità, mettete le pesche in un vaso di cristallo, seminatevi sopra un pochino di canella in canna spezzata ed alcuni
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garofano e 2 litri di buona acquavite o 2 litri e mezzo di spirito di vino; turate il fiasco, lasciatelo in fusione per 40 giorni circa; filtratelo ed
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nel mortaio e poi metteteli in un fiasco con 3 litri e mezzo di spirito di vino di 33 gradi e fate tutto macerare per 8 giorni; dopo distillate per
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Ponete 130 grammi di radice angelica e 2 bacchette di vaniglia a piccoli pezzi in un fiasco con 4 litri di spirito di vino, lasciate macerare il
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con 7 litri e mezzo di spirito di vino; turateli e lasciateli macerare per 5 giorni; distillate in seguito col lambicco, ritirandone 6 litri circa
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Preparate 1500 grammi di cime di menta fresca peperita, un litro d'acqua semplice di menta e 2 litri e mezzo di spirito di vino a 34 gradi, senza
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; per questi ultimi quattro impiegherete solo 700 grammi di scorze con 2 litri e mezzo di spirito ed un litro della loro acqua distillata, ritirando 2
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Oppure: vino rosso, parti 200; vino bianco, 400; fiori di zafferanone, o cartamo 2; zucchero bruciato a caramella 1; zucchero greggio 10; spirito di
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Colajanni, Di Sant'Onofrio, Comin, Filì-Astolfone, Farina Luigi, Vollaro, De Lieto, Spirito, San Filippo, Giordano Apostoli, Oddone Luigi, Martelli e
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