tortura dell'uomo si acuiva, si raffinava, a misura ch'egli scopriva, in Costanza di Fastalia, i segni non dubbii di una viva simpatia per lui. Era
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sangue per conquistarla: che cosa sarebbe mai stato di fronte alla tortura del saperla stata già di altri, di non poterle cancellare dalla memoria il
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amore come il suo; a momenti avrebbe voluto metterla alla tortura per farle confessare che Sammartino era stato il suo amante, per avere il diritto
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tutta la propria miseria, il contrasto dell'amore, della gelosia, della disistima; l'impossibilità di durare in quella tortura di tutti gl'istanti.... E
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che sul cavalletto di tortura si può almeno gridare. Al contrario ella doveva stare composta, con un certo qual sorriso di partecipazione alla gioia
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Accademia della crusca
