Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Documenti umani

244586
Federico De Roberto 20 occorrenze
  • 1889
  • Fratelli Treves Editore
  • Milano
  • verismo
  • UNICT
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nello studio, e i drappi dai colori smaglianti, i costumi antichi, i libri dalle ricche legature, gli album di fotografie, le scatole dei colori si

avvicinarlo. Quando gli fui accanto, mi pentii della mia iniziativa. Il conte di Bauern, presente col corpo in quella sala di bigliardo rischiarata dalle

fatto di quella carnagione soave come polpa di frutta mature, di quella bocca grande, vermiglia, odorosa, di quelle mani aristocraticamente scarne, dalle

tarda a venire. Carlo Landini, con la fronte scottante, la vista intorbidata dalle lunghe letture dei voluminosi processi accatastati sul grande tavolo

, dalle mani bianchissime mirabilmente modellate che toccavano leggerissimamente i sacri arredi dell'altare, presentava un'intima, una completa

profonda: non una voce, non un movimento; le barche dalle alte vele latine parevano immobili, nella distanza. Fritz Eisenstein, l'ospite, si scosse dal

fatto temere a quest'ultimo che il suo gioco non venisse scoperto. Perfino la chiara, la viva luce penetrante dalle finestre e temperata appena dalle

era inutile; nessuno m'inseguiva, nessuno mi aveva scorto. Io portavo fra gli uomini la mia fronte alta e serena, la mia mano era ancora stretta dalle

dimenticato il suo disegno, e coi gomiti sulle ginocchia e la testa fra le mani, pareva pendere dalle labbra dell'amico. - L'affetto di mia moglie - riprese

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e stretto, dalle vòlte basse, fiocamente illuminato dalla finestra posta all'altra estremità, mostrava le due file di porticine vecchie, tarlate

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ruppe pianamente in pianto. Gli occhi aridi, le guancie ardenti, erano tutti irrorati dalle lacrime, l'eccitazione dello spirito trambasciato si

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dalle parole. Io non le ho detto mai nulla. Quando il prestigio della sua presenza ha esaltate tutte le potenze della mia vita, quando il contatto della

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cuore è tranquillo; se esso precipita o rallenta i suoi palpiti, non escono dalle labbra che grida inarticolate.

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capolavoro; fu l'unico compenso da lui chiesto. Quest'organo gli costò dodici anni di fatiche; uscì tutto dalle sue mani. Quando l'aria s'ingolfa in

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angosciosa. In mezzo al coro, una finisce per emergere, lunga, triste, narrante i dolori di tutti. Oppressi, circondati dalle tenebre impenetrabili sono

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, perchè all'annunzio che la zuppa era in tavola, lo aveva guardato con occhi stralunati, come uno cascato dalle nuvole. - È in tavola?... Va bene, va

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continuavano a sgorgargli dalle palpebre gonfie. Ora, dei singhiozzi gli salivano alla gola, lo scuotevano tutto, gli scomponevano il viso. - Lasciami

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dalle braccia dell'uno a quelle dell'altro con la stessa facilità con cui si stringe la mano? Se ella doveva dimenticarlo, come aveva dimenticato quegli

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dinanzi. In un leggerissimo abito chiaro guarnito di nastri azzurri e dalle maniche aperte che lasciavano vedere le belle braccia nude, ella aveva

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della vostra voce, la soavità della vostra mano!... E quando, già preso dalle prime vertigini, egli tentava di sfuggirvi, e qualcosa, nei suoi sguardi

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L'indomani

246402
Neera 12 occorrenze
  • 1889
  • Libreria editrice Galli
  • Milano
  • Verismo
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. Un'altra! La stessa calligrafia minuta, ineguale, la stessa carta sottile leggermente azzurra, traversata da lineette dalle quali le parole saltellavano or

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punto si erano amati? Fino a quale? Era riuscita Elvira ad animare la statua? Si era data a lui con quello ardore che traspariva dalle sue lettere? E

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l'occhio scorreva, una pace di campi ubertosi, di radi e lindi casolari, di mulini giranti sopra ruscelli dalle acque cristalline. Un asinello sul bianco

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, attratto dalle ciarle della sua vicina, messo in vena allegra dall'ottimo vino, dal pranzo squisito. E di mano in mano che a suo marito cresceva il buon

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campi mietuti, dalle piante che non avevano più nè fiori, nè frutti, che lasciavano pendere le foglie a guisa di pensieri vacui, di illusioni isterilite

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sfuggivano dalle sue palpebre. - Marta! Marta! - Chiamava la mamma, curva su di lei, divinatrice amorosa della lotta che si combatteva nel di lei cuore

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coscienziosi. Il Valcarenghi ha scritto pagine dalle quali è chiara la molta attitudine che egli ha al romanzo.» Giornale Nuova Antologia di Roma (1 Settembre

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parecchi mesi fra cinque o sei candidati scelti e vagliati dalle amiche della mamma, per cui fu successivamente sul punto di diventare la signora De

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. - E... però... Marta, sospinta dalle sue terribili curiosità, voleva sapere di più; ma titubava davanti a quell'uomo che conosceva da pochi mesi, col

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. - Le assomiglia? - chiese Marta. - Mi pare di sì. Era una giovanotta rubizza, dalle forme pronunciate e dalla faccia ingenua. Marta voleva domandare

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nella realtà dalle false sensazioni subìte prima. Tutto il fisico di Marta si risentiva di questo stato patologico. Era magra, coll'occhio spento

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, ma dalle gote sporgenti sugli zigomi appariva chiaro ch'ella rideva in pelle in pelle. - Di', Appollonia? - Nossignora, nossignora, questo desiderio

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Edgar

338113
Fontana, Ferdinando 1 occorrenze

, su una mensola incastrata nella parete, una piccola statua della Madonna. – A sinistra della porta comune un’alcova dalle cortine rialzate; nell

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