9 settembre. Ella parte!... Ella muore!... Ella muore per me!... Io non la rivedrò più mai!... Quale strana, quale fatale potenza si racchiude in
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sottrarmi alle conseguenze che pesano su di me. Soltanto, giacchè il mio nome è uscito dalla oscurità in cui sempre si mantenne, giacchè esso è stato
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esperimenti in anima vili? Lei lo sapeva bene quel che doveva accadere in me, il bisogno che io aveva di un poco di cuore, malgrado il cinismo della
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Falciatrice ha compito dintorno a me l'opera sua. Tutta la stirpe dei miei è scomparsa; simigliante alla quercia che il novembre ha spogliato di ogni
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di quell'uomo, Roberto; come resistergli?... - Come? Lasciandolo! venendo via con me, oggi, ora, sull'istante, per la porticina che mi hai dischiusa
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lettera à dormir debout, la vostra lettera!... Dunque, voi mi amate? Avrei voluto voir ça, che non me lo aveste detto, dopo un mese che prendiamo posto alla
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che più ti aggrada. L'amore? Anche quello. Io posso far nascere in me l'amore, quando voglio, artificialmente.... E mentre egli raccontava i risultati
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toccato di sentirsi dire? Per poco non lo avevano fatto passare come un bevitore di sangue! Figuriamoci quel che avrebbero detto a me! Nondimeno
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. - Geloso del tuo passato? Ma vi è un passato per te?... per me?... Non siamo noi nati appena da pochi giorni, dal giorno benedetto che io ti confessai
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passò una mano sulla fronte. - È morto, compie ora un anno! Me l'ha portato via la malattia che infierisce in questo povero paese, la stessa che portò
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motivi pei quali si scendeva sul terreno. Fu una sera, a..., al Circolo dello Sport, dove mi ero recato per caso, per non sapere che cosa fare di me
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? - Io stesso. - E come?... perchè?... Mentre io sono stato fuori?... Nessuno me ne ha detto niente.... E come?... perchè?... - Perchè?... Per aver voluto
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passione.... - O tua moglie? - Mia moglie? Ah, tu credi che io l'abbia amata di amore? che io l'abbia presa di mia propria volontà?.... Me l'hanno data a
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si era nuovamente seduto dinanzi ad esso con la tavolozza passata al pollice della mano sinistra. - Sì che me ne ricordo! - e, preso posto dinanzi al
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dell'amor mio! che ella mi tradiva!... Non mi davano più pace: una persecuzione!... Come non capivano che facevano peggio? Che cosa volevano da me
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piangere per me.... lo seppi più tardi, quando dissero che ero guarito.... Guarito? Io non avevo mai sofferto come allora. Io sonnecchiavo in una incapacità
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Enrichetta si diceva che cosa si sarebbe fatto se trovassimo un milioncino, in tanti biglietti, per terra, in mezzo alla strada. Per me, dico la verità, mi
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si scosse sulla poltrona, le si fece incontro. - Signora duchessa.... - Buondì, cavaliere; è stato molto buono di ricordarsi di me! Sono lieta di
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che tutti venerano come un santo, voi che passate pel mondo sorretto da una forza divina, datemi voi un aiuto.... Io non ho nessuno accanto a me; non
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felicità piena ed intera: io sentiva che la parola umana mi era fatta estranea, che il pensiero era abolito in me, che io esistevo soltanto per lei
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!... Come non hai tu indovinato ciò che non ti ho detto, ciò che io non ti potevo dire?... Credi tu che potrai un'altra volta essere amata come da me
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! L'amor mio è un'estasi infinita! Che cosa possono le parole per me?... No! No! Come i mistici in orazione, io non posso dirle che l'amo altrimenti che
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Mezzogiorno. Pietà, Signore, pietà!... La mente si perde, la vita si spegne.... Tutto è sospeso in me, d'intorno a me. lo ho la sensazione
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melodie lente, cullanti, gli accordi tristi, dolorosi come gemiti di moribondi, le parlavano essi per me? Le ripetevano essi i gemiti sordi che io
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dell'incosciente. Quanti di siffatti momenti psicologici, la cui serie costituisce il mio io, sono da me manifestati - ammesso che la manifestazione sia adeguata
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. lo mi ripiego su me stesso, io vivo di me e per me: l'anima mia è un mondo, e la vita cesserà prima che io ne abbia compiuta l'esplorazione. Leggo
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15 ottobre. Talvolta io fingo con me stesso, nell'intimità impenetrabile della mia coscienza, e spesso non so dove finisce la sincerità, e dove
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17 ottobre. Perchè prendo queste note su di me stesso? Se la parola traduce male il pensiero, come pretendere di adattarla all'espressione del
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Sera. Quando io parlo ad alta voce, il pensiero interiore è per me sensibile - ed io noto il disaccordo.
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22 ottobre. Troverò io mai l'entusiastico slancio che destò in me un giorno la marcia del Tannhäuser eseguita da lei?... Come l'araldo annunzia
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pensato da un soggetto. Le cose sono nelle coscienze umane; abolite queste, tutto è abolito.... Nessuna notizia del mondo arriva più fino a me; ho
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!.. Ma non vedi dunque che è incredibile per me quel che succede? Che non è vero, che non può esser vero che tu mi ami, poichè io non ho nulla per
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vuoi veder piangere me! Ti ho detto delle cose cattive? Ma è perchè ti amo, non lo vedi? perché ti amo oggi più di ieri, perchè ti amerò domani più di
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un'aria tutta gioconda. - Vedi questa? È la chiave del mio archivio che oggi ho messo finalmente in ordine. Vieni con me.... Tutto il piccolo armadio
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.... E quella risposta, Ludovisi, quando me la date? - A momenti, signora baronessa, se ella non va via.... E come i due amici si avanzavano, il duca di
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turbamento, ed uscì a braccio del duca, che la sentiva tremare da capo a piedi. La carrozza partì di corsa. - E con chi? Non me lo avete ancor detto.... - Con
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ingannata sul conto di quel manoscritto da me inviatole. Oltremodo sensibile all'interessamento che Ella mostrò di prendere alla nostra letteratura, e
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mio orgoglio, della mia dignità, che cosa ne avete voi fatto?... No, no: è più forte di me; voi mi ascolterete, voi leggerete questa confessione
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è qui sulle mie labbra, più ancora che non sia nel mio cuore; perchè sulle labbra me lo hai messo tu e ribaciandole lo risento.» Il rimanente era
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mie finestre insieme ai vostri amici; ridevate forte e, non so perchè, quelle risa mi scendevano sul cuore come colpi di martello. Pensate a me almeno
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e Dio non esistettero più per noi, per me... mi domando se vivo ancora, o Alberto! Come le mie braccia sono vuote! E come fredde le mie labbra! Oh se
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visti e porto questo con me, su di me ELVIRA.
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dissi fra me: Ecco una brava mogliettina. Marta rimase sopra pensiero. - Egli le chiese se stesse comoda, se volesse uno scialle sui ginocchi, ed avendo
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subito. - Non si spaventi - disse la signora Merelli - fa un po' caldo in sala, e poi tutti quegli sigari! Per quanto si stia bene, lo creda a me, qualche
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l'amore non esiste! Credi a me... credi, credi. Colle mani strette nelle mani si guardarono in fondo all'anima, misurando le loro disperazioni; la madre
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un'ora, ma se anche ne avessi impiegate due, non me ne pentirei nemmeno. «Il racconto è dedicata ad una bambina, la figlia dell'autore, il quale con una
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donna più di me? Alberto guardò il soffitto dondolandosi sulla sedia, con le mani appoggiate contro la tavola. - Non mi pare... no, no, ne sono sicuro
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ancora: L'ama molto? ma non osò. - E che dirà Giuditta? - esclamò Alberto, battendo sulla spalla dell'amico. - Oh quella si consolerà di me, come si è
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bellezza, il mio ingegno; so parlare anch'io, non sono una sciocca, ma, a quanto pare, Toniolo, Merelli e gli altri valgono più di me. Io però ho lasciato
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lavoro divenne scarso e che egli non potè andare tutti i giorni a lavorare, me lo vedevo confitto in casa da mattina a sera brontolando, prendendosela
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