; uopo è però che il tuo stupore s'accresca e trasmondi, se col guardo del pensiero ti sommerga, a guisa di palombaro, nelle sue cieche latebre, ne
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un'altra impressione, sprofondata anch'essa nelle viscere più cieche della memoria. Quell'urto sonoro e rotto di noci scosse, richiamava alla mente una