(accennando la panca accanto all' uscio)
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gran camera da letto, sola quasi buia in tutto il quartiere illuminato come per una festa, la madre, pallidissima, seduta accanto al letto dell
. Nel salotto, il va e vieni degli intimi era stato più affaccendato ed ansioso. Nella sala accanto, dietro la tenda dell'uscio, si udivano i Medici a
empivano i sacchi. Allora aveva preso lo schioppo d'accanto all'uscio della capanna, quel vecchio schioppo a pietra con la canna lunga e i pezzi d'ottone
. Tanto che il Pigna s'era messo a far l'asino con una della tavolata accanto, civettuola, con la mano nei capelli, e il gomito sulla tovaglia. E
cui la sua testa posava accanto alla vostra sul medesimo guanciale. Eppure, tutta la notte questa visione non mi fece chiudere occhio. Lasciamo stare
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e inquieti. Nelle sale accanto si succedevano i colpi di campanello discreti, e la cameriera entrava in punta di piedi per susurrare all' orecchio
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contessa aspettava Danei nel suo gabinettino, seduta accanto al caminetto, stendendo verso il fuoco lo mani così bianche che sembravano non avesse più una
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passarono insieme pel cancello. Intanto balbettava: — Bice? come sta? Fuori era fermo il piccolo coupé del marchese, col servitore accanto allo sportello
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due stirpi originali, dette di Dio e degli uomini, non cessarono mai, ma si perpetuarono e si perpetuano, sviluppandosi l' una accanto all' altra
, sorreggendolo, lo accompagnarono fino al letto. Mi passò accanto, levò gli occhi, e il suo sguardo - poiché la parola gli era contesa dal dovere
staccossi, che volgea parlando a un Mocenigo, su per l'ampia scalea, e accanto al piedestallo fermossi, curïosa e tranquilla, a osservare la sua faccia
fronte dimessa qual per pudore inconscio, accanto alla sfacciata nudità di quel Fauno era colei passata!... Quel Fauno!. . Ah! fuggi, fuggi, misero
nostri deliri, quando sola resto, o Lionello, e ancora t'ho col pensiero accanto, né ancor giunto è il rimorso, né ho ancor pregato e pianto, lo sai tu che
contentava di un pezzo di baccalà fritto. Checchina stava in camera, seduta accanto al largo, alto letto maritale, con le mani in grembo, tutt'assorta nei
Ma nel silenzio delle notti vegliate accanto a Toto che dormiva e russava profondamente, in quelle lunghe ore di lievi e brevi assopimenti, di
principe Odescalchi, un mio amico: no, quello accanto, dopo un arco. Sono al primo piano: ventiquattro scalini. Io detesto le scale lunghe: mi fanno male al
letteratura, che fa anche dei versi e li pubblica sopra un giornaletto della domenica e abita accanto a noi; è così buono, viene qui la sera, per fare