attingeva la forza e il coraggio di rientrare nell'atmosfera cupa e lugubre di quelle stanze d'inferma con un sorriso di incoraggiamento. Stettero alquanto
Verismo
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sventurata, sentendosi penetrare quella voce e quelle parole sino all'intimo del cuore, ebbe il coraggio d'aggiungere: — Il signor Danei ha chiesto la tua mano
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