una talpa. È numerosissimo in alcune parti del paese, ma è difficile da ottenere, e non viene mai, credo, alla superficie del terreno. Ammucchia all
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tucutuco, che io\ non credo venga mai alla superficie del suolo, rocchio è piuttosto più grande, ma spesso diviene cieco ed inutile, sebbene ciò non rechi
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Questa domanda non si può fare che da un lettore ignorante; ma appunto io credo il mio lettore ignorantissimo.
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importanza, giacché determinano il benessere presente e credo anche la prosperità futura e le modificazioni di ogni abitante di questo mondo. Noi conosciamo
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conclusioni generali alle quali sono arrivato, con alcuni esempi che tuttavia basteranno, credo, nella pluralità dei casi. Ninno è penetrato più di me
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, gli dissi; — Avrei poca ragione di rileggere la vostra Origine delle specie, poiché il suo contenuto teorico credo averlo assimilato, per quanto me lo
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frusta perduta da uno della compagnia, rispose sgarbatamente; — Che cosa posso sapere io? perché non ci avete badato? Credo che i cani l'abbiano
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principali del libro. Così fa anche qui nell'ultimo capitolo, il quale, siccome assai breve, credo utile riferire.
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infinito perfezionamento’ Io, che forte sento il bisogno di credere, credo in una cosa, nell'indeterminato perfezionamento dell'uomo: due manifestazioni
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credo di dover far lo stesso, ma, avendo maggior spazio disponibile, faccio la citazione un po' più lunga e la faccio colle parole della traduzione del
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classe. Io credo che gli animali derivino da quattro o cinque progenitori al più, e le piante da un numero uguale o minore di forme. "L’ analogia mi
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Non credo che il verbo blagare, coi suoi derivati, sia di buona lingua, ma è noto che fra le mie poche virtù, se pur ne ho qualcuna, la buona lingua
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stati illimitati. Di ciò che sia un naturalista né lui né i suoi compatriotti non hanno credo, neppure l'idea; ma probabilmente il mio titolo non per
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proprietari posseggono da 125,000 a 250,000 lire all'anno; questa disuguaglianza di ricchezze non credo che si incontri in nessuno dei paesi di allevatori di
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, onde al primo sbalzo mettere in giuoco la piena azione delle parti posteriori. Mi fu raccontato al Chilì un aneddoto, che credo vero; esso presenta
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. Ci sedemmo anche noi sulla sabbia, e ci unimmo alla brigatella. Le canzoni erano improvvisate, ed avevano rapporto, credo, col nostro arrivo: una
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loro figliuole, e in ogni caso individuale ai precetti della religione. Ma è inutile discutere intorno a cosiffatti ragionatori; credo che delusi per
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"Credo che fummo tutti ben contenti di lasciare la Nuova Zelanda. Non è un bel luogo. Fra gli indigeni non vi è quella graziosa semplicità che si
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dell'uomo, o almeno le arti che derivano da questa ragione. Non credo che sia possibile descrivere dipingere la differenza che passa fra un uomo
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Accademia della crusca
