ad occhio nudo, sia perchè talvolta la colorazione verdastra o crocea (pneumonite) ch’esso impartisce allo sputo può essere simulata da altre
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tondeggiante od ovale, all’essere la sostanza che li costituisce segnata da strie concentriche, e, nei casi dubbi, alla colorazione azzurra che assumono quando
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Nella pneumonite embolica è da notare la colorazione rossa o rosso-scura dello sputo, dovuta al sangue contenutovi.
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irregolari, angolose) e le loro reazioni; la resistenza ai reagenti ad es. delle particelle di carbone, e, per quelle di ferro, la colorazione bruna che
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cloridrico fumente, poi si aggiunge a goccie una soluzione di cloruro di calcio fino a completa colorazione azzurra; alla miscela s’aggiunge un po' di
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smeraldo, che, inalzandosi, vien sostituito successivamente da anelli azzurri, rosso-violetti e gialli. La colorazione più caratteristica è però
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così detta Uroxantina di HELLER, il quale aveva già notato che aggiungendo all’orina dell’acido cloridrico si ha una colorazione ora rossa o rosea, ora
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cambiamenti di colorazione. Il cloroformio colorato, versato nell’acido cloridrico, vi si raccoglie in goccioline; raggiunta di acido nitrico vi fa
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alcune goccie di acido nitrico, scompare la colorazione bruna, e si sviluppa odore di caramele.
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La riduzione deve esser fatta fuori del contatto dell'aria, poichè altrimenti l’ossidulo può esser di nuovo ridotto ad ossido, e la colorazione
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delle variazioni di colorazione si terrà dietro la fiala un foglietto di carta bianca). A questo punto si cessa, e si determina quanti Cc. di
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appariscenti, colorandoli in giallognolo, i cilindri. Per la colorazione dei cilindri VICENTINIVICENTINI. Atti Acc. med. di Napoli. Tomo XXXIV. 1880
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microscopio occorre non di rado un’attenta osservazione od un’opportuna colorazione. Questa sostanza, che possiede, secondo ROVIDA, le stesse reazioni
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anche l’orina era quasi incolora, il che mi fa sospettare che appunto al pigmento dell’orina debbano i cilindri giallicci la loro colorazione.
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emoglobinica si deduce dallo spessore che devesi dare allo strato perchè la sua intensità di colorazione sia eguale a quella di un vetro campione
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vetro campione colorato che e tenuto fisso e difeso in una specie di anello di ottone (pag. 24 fig. 3a). La colorazione del vetro campione è ottenuta
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cromometro è necessario innanzi tutto determinare il valore della colorazione del vetro stesso. E ciò si ottiene facilmente col determinare sperimentalmente
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colorazione del vetro campione, varierà da un istrumento all’altro. Ognuno però potrà costruire facilmente la scala del proprio strumento esaminando un
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coproggetti. Esaminandolo al microscopio, se vi sono microfìti questi per la loro forte colorazione appariranno assai spiccati fra i globuli rossi ed i
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estratte con una soluzione diluita di potassa; al liquido ottenuto e filtrato s’aggiunge della soluzione di tannino, che vi produce una colorazione
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vicinanza della linea C, ed una larga fascia diffusa che incomincia fra D ed E, e si estende fino ad F; questa fascia per l’intensità di colorazione
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soluzione al 30 %. In queste soluzioni i globuli mantengono bene la loro colorazione rossa, e si scorgono sia in ammassi, sia anche isolati (Tav. 1a
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spesso che la colorazione gialla si diffondeva e si riproduceva ad onta che la piaga fosse ripulita, e non vi avesse luogo emorragia. Il che mi fa
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Accademia della crusca
