Il vero affetto, l'affetto sincero e profondo, si chiami poi amicizia o amore, sentimento materno o figliale, è una deliziosa vicenda di timidi
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originale, vediamo com' essi frammischiano alla dottrina cattolica diversi errori. Al C. dà grandissima noia che si chiami co' Padri e coi teologi della
quelli autori i quali trassero la ragione del perchè egli si chiami «logos», dall' essere egli la notizia del Padre, o dal contenere la definizione, la
(sbalordito, al giovane): Chi sei? Come ti chiami?
trovare il Reuccio, gli si è posata su la palma di una mano. Il Reuccio le domandava: "Chi sei? Chi sei? Come ti chiami?". "Mi chiamo Luccioletta." "Se
". "Ma non è la Mata, è Amata che ti chiami; si dice l'Amata". "Io non so" concluse la Matta. Ma guardò lungamente il fanciullo con occhio intenerito