L’uovo dell’ascaris lumbricoides (fig. 40 f) è di colore giallo-brunastro, ovale, della lunghezza di 60-75 µ, larghezza di 45-55 µ, costituito da due
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di 60 µ. Non poche di queste cellule vibratili sono, come si suol dire, caliciformi. (tav. 5, fìg. 44 f), a cagione di un processo fisiologico che in
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cellule caliciformi (§ 77 e fig. 44 f), riconoscibili alla pallidezza e trasparenza di quella parte di cellula che sta fra il nucleo e la superficie
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determinarsi sperimentalmente) presentano una stria d’assorbimento fra le linee b ed F.
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scorge una specie di rete (fig. 63 f e g), le cui trabecole rappresentano le sporgenze or ora descritte, viste di fronte, mentre le maglie, che vi
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sperimenti sugli animali, e LITTEN e POSNER. Secondo RIBBERTRIBBERT, Centralo. f. med. Wiss. 1881, n.o 17. per la produzione di cilindri jalini non basta
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, si notano specialmente due fatti: il modo in cui si dispongono i globuli rossi, e la coagulazione. I primi (Tav. 1.a fig. 2.a f), ad onta della loro
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139. f) Cistina. - I suoi cristalli hanno la forma di lamelle esagonali, incolori, trasparenti, frequentemente sovrapposte le une alle altre (fig
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ricerche di SIEDAMGROTZKYSIEDAMGROTZKY, Deut. Zeitsc. f. Thiermed. 1, p. 253. e specialmente di KOCH, secondo le quali il microfito del carbonchio non
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poterli confrontare fra loro. Ciò si ottiene applicando lateralmente allo spettroscopio uno specchio laterale mobile f che riflette un fascio luminoso
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specchio f. Nel fare questo paragone non si tenga conto della larghezza o dell’intensità delle strie, ma sì della loro posizione nello spettro. Si
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vicinanza della linea C, ed una larga fascia diffusa che incomincia fra D ed E, e si estende fino ad F; questa fascia per l’intensità di colorazione
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riassuntivo di Johne (Deut. Zeitschr. f. Thiermed. u. vergl. Pathologie, Vol. VII) e quello di Ponfick (Berl. klin. Wochensch. 1880, N. 46).). Per studiare il
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