grandi elogi. Edith tacque. Il Luino della sagrestia era una bionda testa della Vergine, luinesca senza dubbio, soave. Edith ne fu commossa. Disse al
divozioni alla Vergine e a molti santi. Credo umilmente che questo è buono; ma io ho bisogno di sapere come fare, come parlare con mio padre tutti i
Innocenzo uscì presto in cotta e stola a leggere le preghiere alla Vergine, alternandole con parecchi pater e ave. Edith avrebbe voluto seguir quelle
apre e vi legge: 2 MAGGIO 1802 PER RICORDARMI Ch'io mi ricordi, nel nome di Dio! Altrimenti perché rinascere? Ho pregato la Vergine e Santa Cecilia
Rosilde che piangeva, rideva e mi baciava tutt'insieme. «Ma, Vergine benedetta, com'era ridotta! Scarna, patita! bianca come una statua. «Mi disse che
Maria Vergine. È sempre quel tac, tac, tac ... - Già, già. - E guarirò, dice, con quella polvere lì? - Vent'anni di meno ci vorrebbero a spalle, la mia
greco significa Vergine. Ella godeva sedere sull'altissima roccia, fissando il fiero sguardo sul mare, perdendosi nella contemplazione delle glauche
parete, in fondo, in alto v'è un quadro, una Vergine della Pietà, scolorita, che sostiene sulle ginocchia il livido corpo di Gesù. La pittura è guasta
, mito e donna, vergine e sirena, misto singolare di fantastico, di ideale, di umano e di divino, cui Napoli deve la sua poetica origine; dopo la poesia di
, brucia il suo olio profumato, diradando il buio con una luce piccola ed incerta. Brilla una sola scintilla nella veste d'argento della Vergine. Se