dell'accademia francese, Enciclopedia inglese, dizionario tedesco del Michaelis; in questi non c'è proprio nulla. Soltanto in quelli di Tramater e del Marchi
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venne un'idea. "Se dicessi una parola a questo Dio, posto che ci sia?!" Si alzò in piedi e si mise a parlare in tedesco, a voce alta: "Signor Dio
. "Oh! Oh! Caro amico! Date! Oh! questa è una grande fortuna con questo tempo tedesco. Date!" vociferò Steinegge, che gli aveva aperto e gli toglieva di
bene che io il carattere tedesco. Non è credibile come il piccone e il badile mi hanno rovinata la mano. Sapete, in Svizzera." "Caro professore" disse
" infilò la calle e chi s'è visto s'è visto. Cose di sei giorni sono. E quel tedesco, Eccellenza, che macia! Stamattina è venuto giù lui a prendere il
impressione da una critica come ho letto pochi giorni sono in un libro tedesco recentissimo, un libro di un tale Hartmann, molto empio per Voi, dove si dice
. Vezza "per le trote di fiume s'infilza sull'amo una mosca... o un lombrico..." "O un poeta tedesco" suggerì l'ingegnere. "No, chi ne mangia? Neppure
italiano e io ho sempre creduto che parlasse tedesco. Estenuata poi! Questo sì l'ho capito. Grazie tante: un viaggio di questa sorte!" Il conte non fiatò
fulminante l'uno per l'altro. Te l'ho già descritta, mi pare, l'antipaticissima figura che sta qui a tradurre dal tedesco per mio zio? Les deux font la
venisse di Germania, perché egli non sapeva il tedesco. Era là, seduto al tavolo; una lunga e magra figura nera. Si alzò all'entrare di Silla, gli venne
accusarne il sangue tedesco. Per la contessa Fosca, Edith mostrava viva simpatia, e anche pel conte Cesare, benché in tutt'altro modo. E il conte Cesare
Lessing: Nathan der Weise. Li aveva anche suo padre i fiori sul cassettone e aveva la storia della guerra dei trent'anni di Schiller in tedesco. Che
rapidità degli atti, certe consonanti petrificate e certe vocali profonde che gli uscivano di bocca come d'un burrone, lo scoprivano tosto per tedesco
così: ...mweh. Il resto era illeggibile. "Weh deve significare male in tedesco" disse tra se don Innocenzo. "Ma l'm?" Finì di cancellare la parola e
l'aveva preso, sulla raccomandazione del Marchese F. S. di Crema, per spogli e traduzioni sì dal tedesco che dall'inglese, la quale ultima lingua
affettuosa con Lei. Vorrei dire la cosa in tedesco, perché in italiano non so se dico bene. Ella tuttavia intenderà il mio sentimento; non ho nessuna
. Conosceva, oltre la sua, perfettamente il francese, il tedesco e l'inglese, era coi classici famigliarissimo, e la innata attrazione per tutto che è