avendo sentito l'onorevole Sanguinetti parlare e pronunziare la parola centro, non voleva che ci fossero equivoci e malintesi, non voleva che si
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. Bella e allegra compagnia era quella che pranzava nel tinello. Motti, burle, grossi equivoci, galanterie bernesche, botte e risposte di taglio e di
conoscenza dell'uomo, prevalsero un pezzo su questi equivoci sorrisi e sui giudizi che poche persone, a quattr'occhi, facevano di lui. Finalmente i sussurri
cortiletti equivoci dove la letteratura, come la bellezza, si può offrire e mercanteggiare tra gente che non si conosce senza molesto pudore. E