alla Camera (ed io presi la parola per combatterlo) che Roma doveva essere il cervello della nazione, che a Roma si doveva concentrare la vita della
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Tutto il resto della nazione deve essere il corpo e non deve avere cervello? Questo è un po' troppo, onorevole Sella. Nel 1740 il marchese di
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scombuiato il cervello. Queste comunicazioni" dice "il signor Silla le conosce."" "È vero" disse Silla. "Euh!" esclamò il commendatore stupefatto. Non si
algebriche discendono dal cervello e sono segni di equazione tra il soggetto e l'oggetto. Le parole meccaniche sono formate dalla lingua come articolazioni
bene, e certo non avrebbe sospettato mai che l'amico suo gli volesse praticare una vivisezione sul cervello e sul cuore. Se lo vedeva là ritto davanti
: fisonomia nervosa, occhio intelligente, sorriso scettico, cervello e cranio perfettamente lucidi. Neppure costui poteva allettare la bella veneziana. Ella
bruci senza fiamma nel cervello aperto del tabacco umido, malsano, e n'escano spire di fumo denso, forme azzurrognole, mobili dal grottesco al
profumato di bellezza viva, segretamente disposta ad amare. Quei vapori salivano al cervello di Silla e, sopravvenendo dopo lunghi mesi di vita
, come se avesse abitato nel suo cervello. Quel vecchio soldato aveva fatto le cose da gran signore. Casa d'inverno, casa d'estate; tre piani per
?" "Va bene, scrivete. Dieci giorni. Io non fumo, io profumo così un poco ogni tanto per il mio naso il mio cervello." Steinegge rise allegramente. "Mia
esser torturato nel cervello e nei nervi dall'aspettazione febbrile; non altro. Forse l'incontro di Steinegge?... No, non voleva pensare a quel nome. Si
dite vuota, una fragranza, uno spirito che exhilarat cor, che rischiara il cervello, non è vero? Io mi meraviglio di Voi: io sono molto spiritualista
. Ad un tratto ha divampato, mi ha preso alla gola, al cervello, dappertutto. Ma è stata una vampa sola. Adesso è morto. Non lo sento più. Non so più
. La famiglia De Boni, il terribile Sindaco, l'abatino, il caffè di Zugliano, il signor Intendente, quel misterioso De Emma, passarono nel mio cervello
suoi colpi nel cervello dello studente. Le lagrime versate, le bestemmie espresse, le diuturne lotte dello spirito in quegli eterni interrogatorii di cui
noi ricchi di cuore e di cervello, ci abbassiamo dalla nostra altezza per compatirli. E forse sono fantasmi e noi sorridiamo e desideriamo che ciò sia
vita, il chiodo irrugginito, ficcato nel cervello, il tronco di spada spezzato ed incastrato nel cuore. La ruga della sua fronte, la crudeltà del suo
con lo scettro, con la spada l'infelice, ed ogni colpo gli rintronò nel cervello. Poi ogni statuina s'avviò, gli sputò in viso, lo insultò, lo calpestò
tutte le bellezze. Quanto può ideare cervello umano per figurarsi il paradiso, esso lo realizza. È l'armonia del cielo, delle stelle, della luce, dei