Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Malombra

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Fogazzaro, Antonio 20 occorrenze

, legato alla palizzata, col muso a terra, aspettava rassegnato il suo destino. "S'accomodi, signore: non c'è troppo morbido, ma capisce, siamo in

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quasi tutti i giorni e non ho mai udita una parola che fosse da riprendere. Era scrupoloso in questo. Noi in Germania non siamo educate come le giovani

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le diede la tabacchiera dicendo: "Siamo intesi, non manca più che l'assenso di Marina." Sua Eccellenza uscì e gli chiuse, con poco garbo, la porta in

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vista. È l'ultimo scalino questo? Commossa, la me anima. In nome di Dio che siamo abbasso." Attraversarono il cortile, precedute dal lanternino del Rico

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Silla "siamo alla dodicesima lezione." "Ebbene?" Silla trasse dal portafoglio un piego. "Oh!" esclamò Steinegge, voltandogli le spalle e correndo per

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, ascoltatemi un poco. Non siamo amici? Sia. Io ho detto molto male dei preti, di Voi, né a Voi non ho mai parlato. Se tuttavia Voi volete trattarmi da

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più nessuno." "E sopra?" "La stanza della frutta." "E quella finestra lì dove guarda?" "Guarda verso il largo del lago, perché qui siamo sull'angolo

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?" disse la contessa. "E poi... La permetta, Eccellenza, che siamo un poco storti. Ecco così. No, ancora un pochetto." Sua Eccellenza soffiava come una

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di scilinguagnolo non gli stavano troppo al disotto, posto ch'erano contadini; grassi se si vuole, ma contadini da gerla e da zappa. "Siamo poveri

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grande durezza, una grande miopia fisica e intellettuale per sostenere che siamo uguali tra di noi. Se vi è qualche cosa che colpisce gli uomini è la loro

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. Sa appena il suo nome, perché gliel'ho fatto sapere io l'anno scorso dopo quel giorno che ci siamo incontrati in via San Giuseppe. Me lo aveva chiesto

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?" "Niente, vogliamo. Siamo qui al caffè della valle a prendere come i signori, e vogliamo far quattro chiacchiere." "Maledetti ubbriaconi, è questa

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discorso di quel cialtrone di frate sul commissario di polizia? Che intende dire? Che siamo assassini? Che rubiamo? È una cosa intollerabile." "Oh no

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questo? Io ho detto che non siamo fatti per vivere assieme e vi ho indicato una possibile occasione di mutar soggiorno e compagnia. E prima di tutto

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in casa Sua. Le siamo tanto tanto grati! Mi pare che il signor conte non potrà offendersi se non andiamo al Palazzo; avrà bisogno di riposo dopo tanta

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su da lei un momento." "Ci siamo" pensò il commendatore. "Bel dramma, però". Silla entrò in casa senza dir parola. Il Rico lo accompagnò di sopra, gli

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; e non è vero, papà? A tutti." Steinegge non rispondeva; la sua mano tremava fra quelle di Edith. "Dimmi di sì, papà. Siamo così contenti!" "Oh

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veder uscire Silla. Finalmente udì venire pel corridoio i passi di due persone. Ascoltò trattenendo il fiato; non parlavano. La porta si aperse. "Siamo

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" diss'egli, quasi parlando a se stesso. "Ho il petto pieno di questa cosa. È vero, Edith, noi non siamo stati bene uniti mai. Ti ricordi la sera che sei

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Marina entrando nel sole "ci siamo." Ella saltò di gioia tuffandosi nella luce e nel calore. Passava allora fra due campicelli di grano saraceno. Una

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Brano Tratto da: Milano visione

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Galateo, Antonio 1 occorrenze

dall'uragano del pubblico un momento placato:- Piano ; pianissimo ; più piano, per Dio - siamo in Paradiso! E tutta questa descrizione accompagnava col

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MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA

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Praga, Emilio 11 occorrenze
  • 1881
  • F. CASANOVA. LIBRAIO - EDITORE
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camino, quando Bazzetta fu arrivato a questo punto della sua narrazione. La mia vanità di romanziere ne sarebbe più che solleticata, Ma io e voi siamo

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dirigendomi la parola: - Siamo in certi paesi, illustrissimo, che si ha proprio vergogna quando arriva un forestiero come lei. Basta, Don Luigi le spiegherà

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qui. Siamo intesi? - Intesi? Di che? Oh! io non c'entro, io! Ne ho abbastanza delle noie della farmacia, perchè cacci le mani negli impiastri degli

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forastiero, vossignoria, non è vero? - Sì, siamo d'altri paesi tant'io che il corno. Veniamo da lontano, epperò abbiamo bisogno di mangiare e di dormire; se

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silenzio di qualche minuto, dopo questa oscura minaccia. Dopo non udii che un siamo intesi ma così irto di ferocia che mi rimescolò le viscere. Il

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celia, una improvvisata che voglio fare. Siamo intesi. Bazzetta doveva essere un ben noto burlone, e Baccio molto abituato alle sue gherminelle, per

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le formuli, senza indugio, che noi non siamo qui per suo comodo, le formuli, - ripetè in tuono sardonico il Sindaco. - Io non me n'intendo

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lo siamo amici? ... Rassicurato mi diè un'occhiata di viva riconoscenza. Io continuai: - Guardate, per darvi esempio di schiettezza, vi confesso, che

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sei tutto intirizzito. Datti pace, va, che il diavolo non è brutto come si dipinge. Quel briccone sa che siamo andati da Don Luigi; ciò lo farà pensare

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«Noi siamo di Castelletto sulla riva destra del Ticino. «Nostro padre faceva il pescatore, il barcaiuolo tra Sesto Calende e il nostro paese e un po

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Sabauda mi assegnava come una seconda patria, e tale è per me, voi lo sapete, - io poneva a me stesso questa domanda: noi siamo davanti ad un fatto

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LEGGENDE NAPOLETANE

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Serao, Matilde 3 occorrenze

della finestra socchiusa. Noi siamo tristi, ed il sangue che monta al capo, ci dà la vertigine: noi abbiamo l'anima di piombo e la bocca amara; noi

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. - Non ti sembra, Aldo, che siamo lontani assai dalla sponda? - Tanto meglio, dolcezza mia. - Perché quel barcaiuolo non parla? - C'invidia forse, Tecla

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" Georgiche " e dell'" Eneide "; conosciamo poco Virgilio Mago che ha prodigato alla città diletta fra tutte i miracoli del suo potere magico. Noi siamo

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