Nanà dinanzi la sua bottega, si sentiva pigliare la gola da una specie di stringimento nervoso. Lo confessava ingenuamente ella stessa; e allora non
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commiserazione per la propria sventura, e rispose ingenuamente: - Ti pare? Tu che sai tutto di me; dimmi che nome merita Nanà? Dillo che nome merita
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mio marito non le ha mai capite certe delicatezze. - Come! - domandò questa volta ingenuamente l'Elisa. - Il babbo non ha mai capite le delicatezze
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cavalli, muli, e ruotanti di ogni specie; - e dove sulle portiere degli avvocati è scritto ingenuamente: Avanti! Mentre guardavo ammirato i nuovi