genitori o il maestro ti lodino, se ti regolasti bene, oppure ti sgridino, se fosti cattivo, c'è dentro te stesso chi ti avverte del bene e del male
paraletteratura-ragazzi
carità » 16 13. Le bugie han le gambe corte . . . . . . » 18 14. Un ragazzo che non sa farsi amare . . » 20 15. Chi è pronto all'ira è facile al male
paraletteratura-ragazzi
d'allora in poi a stento si regge, e cammina colle grucce. Chi può dire le angoscie della buona famiglia durante la malattia! Chi può immaginarsi lo
paraletteratura-ragazzi
Pagina 10
2. Allevamento dei vitelli. Ti parlerò più specialmente degli animali bovini, che sono tanta parte della tua industria. E comincio dai vitelli. Chi
paraletteratura-ragazzi
Pagina 101
. Non conosce il mestiere chi ha foraggi per tre bestie, e ne tien cinque. Su tre sole ci guadagnerebbe: al contrario, a farne digiunare cinque, perde
paraletteratura-ragazzi
Pagina 103
6. La economia del foraggio. Chi sa il mestiere, va in fin dell'anno con profitto della borsa e degli animali. Chi non lo sa, spreca: oggi, perchè ha
paraletteratura-ragazzi
Pagina 107
7. Preparazione degli alimenti: mescolanze. Tutto è buono, a chi sa usarne: e con poco si contenta il bestiame. Con minima spesa, e con lieve
paraletteratura-ragazzi
Pagina 108
ammazza il coltivatore. Il vantaggio che se ne ricava è manifesto. Dunque metti in pratica i consigli che ti ho dati. Chi ha cura del bestiame, ha cura
paraletteratura-ragazzi
Pagina 110
cavallo, il mulo, e l'asino. Fin le vacche mettono odio a chi le maltratta, e trovano il momento a vendicarsi. I tori son docili con le buone maniere
paraletteratura-ragazzi
Pagina 120
5. Un buon vaccaro vale un buon bifolco. Chi non ha amore alle bestie, non ne ha nemanco ai cristiani: lo dice il proverbio, ed è vero. Ma a trattar
paraletteratura-ragazzi
Pagina 122
sola rondine, per vivere, caccia più di mille insetti al giorno! Senza questi uccelli, chi salverebbe le messi, i frutteti, le vigne, gli orti dagli
paraletteratura-ragazzi
Pagina 124
, destrezza, e vigore a ogni parte del corpo occorrono svariati esercizi delle membra. Questa ginnastica torna facile ed opportuna a chi vive la vita
paraletteratura-ragazzi
Pagina 126
carità. È questa la più bella, la più santa, la più divina delle virtù. Essa ci insegna ad amare, a compatire, a perdonare, a beneficare. Felice chi
paraletteratura-ragazzi
Pagina 14
vostre terre e seminarle, fino a che i vostri figlioli possano fare da sè». Tutte queste opere sono inspirate dalla virtù della carità: nel farle, chi
paraletteratura-ragazzi
Pagina 16
detta è scoperta; la si legge sul volto e negli occhi; corre su pel naso di chi la dice. Un bugiardo si conosce più presto che uno zoppo; la verità
paraletteratura-ragazzi
Pagina 18
a volergli bene? I ragazzi ostinati, seccanti, permalosi somigliano alle mosche. Chi può amare le mosche? Chi le vuole intorno? Tutti le cacciano
paraletteratura-ragazzi
Pagina 20
15. Chi è pronto all'ira è facile al male. Remigio ha cuore, e in fondo è un buon ragazzo; ma ha un difetto che guasta tutte le sue buone qualità
paraletteratura-ragazzi
Pagina 21
16. I buoni e i cattivi compagni. Chi trova un buon compagno, un buon amico, trova un tesoro. È buon amico chi ti vuol bene, e ti consiglia al bene
paraletteratura-ragazzi
Pagina 22
sulle strade: ora sconta le sue colpe con dieci anni di galera. Bada, giovinotto: o poco o molto, chi si appropria ciò che non è suo, è un ladro. È ladro
paraletteratura-ragazzi
Pagina 23
l'ozio. Carlambrogio ha trovato la fortuna in fondo alle braccia: ogni contadino può trovarla come lui, purchè ci si metta di buon proposito. Chi vuole
paraletteratura-ragazzi
Pagina 29
3. La preghiera. Tutto ci viene da Dio. Da noi soli, senza l'aiuto suo, si può far nulla di bene. Chi vuol far bene deve cominciare da Dio. Prega
paraletteratura-ragazzi
Pagina 3
fatte per camminare e le braccia per lavorare. Chi lavora guadagna la propria vita; chi non lavora la ruba. Chi lavora non teme miseria; anche povero
paraletteratura-ragazzi
Pagina 30
durò per più giorni di seguito. Matteo seminò troppo tardi, e ne cavò un meschino raccolto. Egli riconobbe a sue spese la verità dei proverbi: Chi ha
paraletteratura-ragazzi
Pagina 32
le viti; e col prato mantiene due vacche e un vitello. Vedi, giovinetto, che nulla è difficile a chi vuole di buon proposito: e tu pure lo sai per
paraletteratura-ragazzi
Pagina 34
riuscirai. Chi maneggia la prima volta l'aratro, non tira i solchi dritti come un I. Si sa che nessuno nasce maestro. Anche qui ricorda i proverbi
paraletteratura-ragazzi
Pagina 36
28. Impara dalla formica e dall'ape. Sii previdente; fin da giovane pensa all'avvenire. Chi lavorando non pensa al domani, confida troppo nel tempo
paraletteratura-ragazzi
Pagina 37
molto nella state a far provvista di cibo per la stagione in cui prevediamo che sarà per mancarci. Ma chi non sa far altro che bere, saltare e cantare
paraletteratura-ragazzi
Pagina 38
risparmiato; e ti ricordo il giustissimo proverbio: Chi non sa tener conto d'un soldo non vale un soldo. Uno spillo val meno d'un centesimo, non è vero
paraletteratura-ragazzi
Pagina 39
dalle prime ore del mattino uomini, donne, ragazzi, tutti sono in moto. Chi ripulisce e mette a posto gli arnesi campestri; chi spazza l'aia, e la
paraletteratura-ragazzi
Pagina 4
da una lira; corrisponde per esse un modico interesse, e le restituisce, tutte o in parte, a volontà di chi le ha depositate; è una vera provvidenza
paraletteratura-ragazzi
Pagina 41
roba sta con chi la sa tenere; è anche vero che essa giova, o fa danno, secondo che si spende bene, o male. Guarda i tre coltivatori Renzo, Menico, e
paraletteratura-ragazzi
Pagina 42
, nessuno vorrà fregarsi con te. Chi ha maniere incivili, grossolane, sgarbate, dà molestia, e disgusto alla gente. Andrea è una buona pasta di ragazzo, ma
paraletteratura-ragazzi
Pagina 44
accorse ben presto che in città i soldi sono piccini, e diventano centesimi; che tutto si provvede a punta di quattrini; onde chi n'ha pochi in
paraletteratura-ragazzi
Pagina 47
cose. Si persuase dapprima che tutto il mondo è paese, e perciò in Italia, come in America, in città, come in campagna, per vivere, chi non ne ha
paraletteratura-ragazzi
Pagina 49
l'ignoranza è la peggiore delle miserie. L'uomo che sa, fa bene i fatti suoi. Chi si affatica per sapere, lavora per avere, e si fa strada alla fortuna. Un
paraletteratura-ragazzi
Pagina 50
39. Il luogo natìo. Chi può non amare il luogo, ove si è nati? Se tu sei andato qualche tempo fuor di paese, ricordi quanta gioia hai provato nel
paraletteratura-ragazzi
Pagina 54
vizioso, che non la merita, e la fa quanto più può, e senza vanto, a chi è veramente povero. Uomo di gran cuore, compatisce i difetti altrui, perdona le
paraletteratura-ragazzi
Pagina 59
. Ma chi potrebbe ridonargli l'amor del padre e della madre? Povero Carluccio, fa proprio pietà!
paraletteratura-ragazzi
Pagina 6
prossimo tuo: a chi ti ha offeso perdona. 6. Cammina per la via dritta, e non temere: se vuoi giustizia, sii giusto. 7. Non mentire mai per nessuna ragione
paraletteratura-ragazzi
Pagina 60
beni che possediamo. Se ci manca questo dono di Dio, a che giovano tutte le altre ricchezze? La vita stessa a che cosa serve a chi non è robusto e
paraletteratura-ragazzi
Pagina 62
causa di accidenti funesti a chi fa i vini. Dunque la respirazione, e la combustione guastano l'aria. Questa, in breve tempo, non sarebbe più respirabile
paraletteratura-ragazzi
Pagina 65
7. Onora il padre tuo e la madre tua. I genitori sono l'immagine di Dio sulla terra; noi dobbiamo amarli, onorarli, obbedirli. Chi onora i genitori
paraletteratura-ragazzi
Pagina 7
salute. Ma la nettezza del corpo è anche immagine della purezza dell'anima: chi è puro dentro, ama la nettezza anche fuori.
paraletteratura-ragazzi
Pagina 75
, uno svenimento, o peggio. Se non sai l'arte utilissima del nuoto, abbi chi ti assista, e ti aiuti in caso di bisogno. Ricòrdati del povero Nanni, che
paraletteratura-ragazzi
Pagina 77
i loro consigli, e mettili in pratica. Alla tua età non si conosce ancora quel che è bene vero, e male vero; però devi rimetterti ai consigli di chi
paraletteratura-ragazzi
Pagina 8
forze. Gli adulti mangiano per conservare il vigor del corpo e la salute. Oziosi e lavoratori mangiano tutti. Ma chi lavora ha il diritto di mangiare
paraletteratura-ragazzi
Pagina 85
, vino, birra, sidro, caffè, liquori, ecc. L'acqua si beve a pasto, e fuor di pasto, per spegnere la sete. Vi mesce vino chi ne ha; e magari beve
paraletteratura-ragazzi
Pagina 86
3. Mangia bene. Fra tanti cibi, passati a rassegna, c'è da scegliere quanto si vuole, e mangiar bene. Ma fa la scelta chi può; e tu non puoi: sulla
paraletteratura-ragazzi
Pagina 88
uno stato che muove a schifo. Giovinetto, hai visto mai qualche cosa di più brutale, di più sconcio e ributtante, che un uomo ubriaco? Disgraziato chi
paraletteratura-ragazzi
Pagina 89
valere qualcosa di più. Il tabacco fa bene? Puoi giudicarlo dagli effetti che produce in chi fuma le prime volte. Dopo alcune boccate il fumatore
paraletteratura-ragazzi
Pagina 96