Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: volto

Numero di risultati: 13 in 1 pagine

  • Pagina 1 di 1

Galateo popolare

183544
Revel Cesare 2 occorrenze
  • 1879
  • Vinciguerra
  • Torino
  • paraletteratura-galateo
  • UNICT
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Deyanira. Non essere del numero di quelle a cui la persona della donna è l'abito e il cappello, la vita carne e moine, sciagura la ruga del volto

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balzi e a salti, agitare con furia le braccia, fissare in volto le persone che passano, o buttar loro in faccia il fumo del sigaro, piantarsi duro e

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La Gioconda

340244
Boito, Arrigo 1 occorrenze

La vecchia ha il volto coperto fin sotto gli occhi da un povero zendado.

La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione)

663214
Dossi, Carlo 10 occorrenze
  • 1879
  • Stab. Tip. Italiano DIRETTO A L. PERELLI - Ditta Libraria di NATALE BATTEZZATI
  • prosa letteraria
  • UNIFI
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Ma il Letterato, con l'esangue paura nel volto e le labbra convulse: alto! - disse - non rivolgiamo contro noi quelle armi, che dèvon servire per noi

amico! - Che vorresti di più? - Mario taque un istante. Nùvole di pensieri in battaglia fra loro, gli ottenebràvano il volto. - E come un padre

; trasalì. E sollevò la sua face sino al volto di lui, miràndolo ansioso; di lui, che arrossì del sospetto, e si pose la destra sul cuore. - Ei m'ha

raggio, parve che il càndido volto di Forestina imperlasse ognor più, abbandonata, com'era, sulla spalla di Mario, le molli braccia fluenti. Mario ne

. Il visuccio di lei s'era volto all'infinito seno dei cieli, dove l'illuminazione parèa, quella notte, completa. E Forestina chiedèa: - Babbo, e lassù

parte dal cuore, e il cuore di un padre non può maledire. - Ma io - fe' disperato il Nebbioso - io ... Còpriti il volto, o fanciulla! ... ho ucciso il

medèsima terra e di un equànime padre. Da ogni parte, baci. Baci al reale diploma, baci alle mani di chi l'avèa apportato e al volto de' marinài. Era

luce; invano la tìmida àura aliàvagli in volto i suoi baci piumosi. L'ànimo del malvagio è impervio all'alfabeto di Dio: l'ànimo del Beccajo era fitto

. Dormìvano placidamente. Tecla parèa languire in una mitìssima voluttà. Nel volto le stava effuso il contento; e le labbra di lei, quelle labbra

Abele e Caino. È una bugia, vero? - aggiunse, illuminàndosele il volto di una lieta certezza. Ma la certezza non fu che un lampeggio. Chè esterrefatto

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