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Risultati per: spettro

Numero di risultati: 97 in 2 pagine

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Le Stelle. Saggio di astronomia siderale

476292
Angelo Secchi 50 occorrenze
  • 1877
  • Fratelli Dumolard
  • Milano
  • astronomia
  • UNIPIEMONTE
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luminoso, onde esso presenta un aspetto granuloso e reticolato. Le linee nere che trovansi nello spettro solare, conosciute col nome di linee di

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notabilmente la natura dello spettro solare su tutto l’astro, come lo cambiano in alcune piccole regioni.

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Fig. 25 Spettro della Benzina

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Fig. 26 Spettro stellare di 4° tipo

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Questo spettro adunque è in base certamente quello carbonio. Già la posizione delle righe presa al micrometro ce lo avea indicato, e la

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stellari paiono rigate, ma queste linee sono semplici variazioni d’intensità simili alle scannellature dell’azoto nello spettro di 1° ordine e non linee

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Fig. 27. Spettro del carbonio nell’arco elettrico.

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spettro di questo arco. Ma questo spettro prende un aspetto differente nei varii casi pratici secondo le combinazioni adoperate del carbonio. Nei tubi

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Lo spettro del quarto tipo sembra dunque del carbonio in qualcheduna delle sue molteplici forme. Non è da dissimulare che non sempre si è trovata

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2.° Lo spettro della stella è inverso di quella della benzina come si vede nelle figure date di sopra(v. fig. 25 e 26; tale rovesciamento è perfetto

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1.° Spettro verticale, stella a levante: le onde spettrali camminano verso il rosso, qualunque sia la posizione dello spettro prodotto dal prisma

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, restammo sorpresi dal seguente fatto. Guardando una stella scintillante vicino all’orizzonte il cui spettro fosse fornito di righe nere forti, come per

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2.° Spettro verticale, stella a ponente: camminano verso il violetto; sia pure questo colore in alto o in basso.

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3.° Spettro orizzontale, le onde vanno per la diagonale progredendo verso il rosso o verso il violetto, secondo che la stella sta a levante o a

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essa produce uno spettro perfettamente misurabile. Questo spettro nel cannocchiale ha il violetto in basso, e il rosso in alto, e siccome il

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La lunghezza di questo spettro fu trovata da Bessel di parecchi secondi. Struve a 88° 33' di distanza zenitale lo trovò di 22" in diametro verticale

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Da questi fatti risulta che le onde luminose che si vedono scorrere sullo spettro della stella presso l’orizzonte nascono evidentemente dalle

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Dietro tali fatti la spiegazione della scintillazione è ridotta a definire «qual sia la causa che produce l’oscillazione de’ colori nello spettro

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Il Montigny indicò la diversa refrazione che soffrono i raggi passati attraverso diversi strati d’aria. Notò esso come lo spettro che entra nell

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e dopo attraversa un prisma il cui spigolo refringente è parallelo alla fessura stessa è rivolto in alto, si avrà su di un cartone lo spettro col

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l’immagine persistente che vedesi nello spettroscopio colle righe fraunhoferiane sensibilmente fisse: all’altra si deve lo spettro atmosferico che va

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Allo zenit l’oscillazione è assai piccola e per lo più si riduce a dare delle righe longitudinali allo spettro. Ma qui vi è un’altra causa la quale

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all’occhio successivamente i vari raggi colorati dello spettro della stella prodotto dall’atmosfera ne fa variare il colore. 5° Se l’ondata è molto

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Questo spettro è posto per inavvertenza col rosso a destra contro il solito.

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Anno 1866. In quest’anno il signor Birmingham di Tuam nel Maggio ne scoprì una nella Costellazione della Corona Fig. 31 Spettro della stella del 1866

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Fig. 31 Spettro della stella R dei Gemelli.

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Del resto è certo che fra le stelle le più minute ve ne sono delle variabili a periodi incerti, e che hanno uno spettro pure a linee lucide. Benchè

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’Orsa. Nell’intervallo non vi sono righe distinte, ma uno spettro continuo. Il tipo si accosterebbe al 4°, ma manca quella del verde intermedio.

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queste tre stelle sono di 8a in 9a. Lo spettro è a zone disperse molto irregolari, e sono della categoria della variabile sopra descritta. Da principio noi

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La figura 34 qui sotto mostra la natura di questo spettro a colonnato. Stante la sua importanza soggiungiamo alcune osservazioni spettrali di questo

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«27 novembre 1867. La luce è uguale a ζ Balena onde è di terza grandezza decisa. Il colore è un bel rosso rubino. Lo spettro è magnifico e del tipo

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dello spettro. Quando sono nella massima luce sono gialle; le loro righe sono fine, e lo spettro si accosta al secondo ordine ben deciso, ma quando

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α Ercole è pure variabile e passa dalla terza alla quarta grandezza in un tempo non ancora ben definito. Il suo spettro è nell’epoca del minimo più

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’Aquario completamente al loro centro, e presentano una luce uniforme, ma non danno che spettro stellare continuo, e non spettro a righe lucide come

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perchè tranne in uno o due ove si sospettano linee vive gli altri hanno spettro continuo: ciò però non vuol dire che una parte aeriforme non vi possa

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Fig. 43. Spettro delle nebulose.

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È cosa che al primo aspetto desta sorpresa, come degli oggetti così deboli possano dare uno spettro sensibile; ma cesserà lo stupore se consideriamo

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Fig. 44. Spettro delle stele nebulose.

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però come lafig. 3 e altre danno uno spettro misto come qui sotto si vede fig. 44.

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La natura dello spettro di questi corpi li colloca per un lato fra i pianeti perchè hanno in parte nel nucleo spettro continuo, e per l’altro lato

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variabilità delle stelle in grandezza deve ora associarsi la variabilità di spettro.

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Il primo che ottenesse uno spettro di stella con vantaggio della scienza fu Fraunhofer. Dopo aver con somma perfezione e delicatezza descritto lo

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deviazione del prisma, l’Amici inventò un prisma che senza deviare la luce ne desse però lo spettro completo, come nei prismi angolari.

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profittando della circostanza che il prisma era fuori del piano focale, si potè collocare in modo che collo spettro si avesse nel campo l’imagine

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spettri chimici, parte colla comparazione dello spettro solare, vi provarono definitivamente l’esistenza di varie righe solari e quelle di molte sostanze

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diventasse più denso il Sole cambierebbe di spettro.

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Molte stelle minori bianche paiono avere spettro continuo e senza righe, ma studiate con cura si trovano di questo tipo colle righe però molto fine.

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essi sono formati di forti linee fosche sfumate che separano dei tratti più luminosi di ineguali densità e luce e che danno allo spettro l’aspetto più o

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piuttosto semplici diminuzioni di luce che vere linee nere nette. La stella Omicron della Balena quando è grande ha spettro a colonne scannellate

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spettro solare: del sodio D, del magnesio b, F e C dell’idrogeno collocate al posto relativo che esse hanno su questi spettri quando si ricevono

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