E si potrebbe ripetere la stessa ironia a qualcuno dei pittori e degli statuarii nuovi, i quali fanno della pittura e della statuaria come un
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. Loda il sistema delle velature; ed afferma che operando con queste avvedutezze la pittura riesce inalterabile, che è dir troppo. Ad ogni modo, basta
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questo metodo? È una pittura a tempera, finita con velature ad olio? Oibò. È una preparazione a chiaroscuro, tinteggiata poi? Oibò. Insomma, è un
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A Venezia, città del colore, alcuni artisti si adoperano più intorno al disegno che intorno al colorito. Il Roi, quantunque nella pittura abbia un
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poco è passato alla cattedra di pittura. Ci duole: non già perchè non lo crediamo valente nel pennello come nella matita, ma perchè la scuola superiore
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di colori stonanti, oggi si contenta di umili soggetti trattati modestamente; e mentre dalla imitazione non poteva venire che una pittura tronfia e
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lavora in Venezia ha forse fatto per Venezia un solo gruppo di marmo; il terzo per non istare con le mani in mano s’è dovuto gettare alla pittura ed
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Come discorremmo della scultura nuova in Firenze, così vorremmo parlare della pittura nuova. E giochiamo che ci verrà sulle labbra il nome di qualche
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. Figliuolo di un pittore e fratello di un pittore — suo fratello morì di diciannove anni — egli non si sentiva inclinato alla pittura. Avrebbe voluto darsi
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intendono alla pittura, si chiede perchè il pennello, scansando l’impaccio delle curve e la volgarità dell’uso dell’oggetto, intorno al quale s’adopera
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mille toni con dodici gradazioni per ciascheduno, e si imitò la pittura ad olio in quei quadri, in cui luci e ombre hanno più rilevato contrasto, i neri
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insomma, la quale anni addietro si compiaceva nell’imitare la veste della vecchia pittura religiosa, sia uscita di voga; e non è male che sia uscita di
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propiziarsi Giove, gli offre mille libbre d’oro. Non maravigliarti dunque se la pittura è venuta meno, dacché oggi agli Dei ed agli uomini più caro
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proprio gusto, e protegge scultura e pittura, perchè gli pare che il farlo sia una cosa utile e onesta.
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, che intende più del bisogno e visibilmente a celar la fatica e la durezza della studiata pittura, s’accordava in quella tela assai bene al soggetto
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rigidezza de’ contorni, che è il carattere esterno, ma costante della pittura tedesca, il quadro, di cui diciamo, faceva tornare in mente le cose tedesche
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quelle del secondo o del terzo piano. Questa pittura ricorda anche le vedute della lanterna magica, quando non s’è ancora trovato il giusto fuoco della
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tant’è più cattiva quanto più s’accosta alla pittura, questa statua non può essere buona: pare scolpita col pennello, e con pennello tiepolesco. Ad ogni
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affettazioni degli atti, delle espressioni e degli abbigliamenti, le affettazioni che la sua pittura non sa e non vuole sempre scansare. L’arte del
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il tempo. La cagione può non istare in nessuna di quelle qualità che si è avvezzi a distinguere nella pittura; può venire da un non so che di vago
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faccia ai requisiti morali dell’opera, oggi sembra essenziale. Qui sta la differenza tra l’avviamento de’ vecchi e quello dei giovani: la pittura, per
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Chi bada meno all’essenza dell’arte ed alle speranze, che non alle apparenze ed ai resultati, può dunque dubitare se la pittura in questi ultimi anni
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ferrovia e la Galleria nuova, fu trovata maniera di acconciare qualche pittura a buon fresco e qualche quadro a tempera. Lo stile degli edificii è
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In questi dubbii che indirizzo piglia l’arte de’ nostri giorni? Che cosa è la nuova scuola di pittura e di statuaria, se pure esiste una nuova scuola
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La pittura invece vi dà una scena compiuta. Chi non sa di Dante e di Beatrice, vede almeno nel quadro un giovane che incontra una fanciulla modesta
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la scultura di più fatica e di più arte che la pittura; nè col Tribolo, a cui pareva che la scultura fosse la cosa proprio e la pittura la bugia, onde
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tutti dicono po’poi, che sostanzialmente scultura e pittura sono un’arte sola, non ispiacerà, crediamo, agli scultori di lasciarci ripetere, che uno dei
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vita semplice e facile, che formano la disperazione e l’onore dei nuovi artefici. Nel vedere queste opere, alcuni, avvezzi alla pittura leccata, le
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Al paragone della pittura la statuaria è un riposo. La pittura sembra una donna capricciosetta e volubile. Quando cominci a sperare di conoscere il
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virtù: e ci sono, in parte, riesciti. La pittura greca, mancante di chiaroscuro, nella composizione sente del bassorilievo; e dall’altra parte il
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La pittura è un altro discorso. Mentre la statuaria si piega dunque di mala voglia a incarnare il sentimento individuale dell’artefice, la pittura ha
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Il caso è questo, che la scultura francese non somiglia alla pittura francese. Volere o non volere questi nostri vicini, che ci destano tanti
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Hanno un bel dire insomma, ma il vero, il gretto vero alla scultura non basta. Può forse bastare alla pittura, perchè la pittura ha il colore, il
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resterebbe più nulla. Conclusione: nella pittura il più furibondissimo e arcitenacissimo realista non può non mettere, per forza, qualcosa di suo, cioè
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valore e di tono. La pittura non ha una riprova per l’incarnato, per l’azzurro del cielo, per le ombre, per i lumi, e pure con la sua tavolozza opaca
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; confondevamo ogni cosa insieme, la pittura con la storia, la scultura con la filosofia, cercando astrusamente l’arte fuori dell’arte.
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Il trovare questi tedeschi ed altri popoli non latini, che sono ricchi nelle cose di pittura e di architettura, essere tanto poveri invece nella
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Il rannodare l’arte d’oggi al passato, e il darle un certo carattere di nazionalità sono due faccende aifatto diverse, tant’è vero che la pittura del
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Roma, a Parigi, senza avere trovato fino ad oggi niente delle fattezze di una pittura russa, e il suo migliore artista, il Remiradsky, ha nel pennello
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pittura ad olio. E l’Erskine nel suo Venditore di porcellane, ed altri parecchi, temendo l’accusa di non sentire la vivezza delle tinte e lo splendore
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Il segno della pittura nazionale inglese starebbe nella ricerca sottile delle espressioni individuali, talvolta come nei loro romanzi sminuzzata e
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dipinti storici del Wauters, con belle figure dignitose e ottime teste; finalmente tre quadri del Lagye di solida pittura, uno poi eccellente, che
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Quanto all’Italia, il malanno della pittura a Vienna è di sembrare accademica. Ne’ tentativi dei giovani, sieno Lombardi, Piemontesi, Toscani o
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tentando d’incarnarlo in pittura.
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materialmente nel quadro; compiere in fine col rilievo il dipinto, con la scultura la pittura sono intenzioni ottime e in parte nuove, che il Michetti
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, degni di essi medesimi; nè, mentre pur vedono ad ogni ora il loro stupendissimo e vario mare, hanno mostrato niente di pittura marina.
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singolare della pittura. S’è avviata da un po’di tempo per una strada nuova alla ricerca del vero. Non ha pace finché non trova il cuore della realtà
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della scultura sulla pittura o di questa su quella, il Vasari, il Bronzino, maestro Tasso, Iacopo da Pontormo, Francesco da San Gallo, il Tribolo
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contentato di emulare la pittura; ha voluto emular la natura con certi suoi busti d’una verità fervidissima, ora quasi burbera, ora tutta amabile e
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poeta. E non vogliamo dire che la poesia abbia più merito e più difficoltà della pittura, nè la pittura della statuaria, intendiamo solo che hanno merito
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