Nel visitare le mostre annuali dell’Accademia veneta, ci si sente cascar le braccia: s’indovina che quei poveri artisti vendono poco e male.
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Nel vedere anni addietro alla mostra dell’Accademia veneta un quadro dello Zandomeneghi, il quale rappresentava una compagnia di spazzini cenciosi e
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L’arte può essere pronta o tarda ne’ suoi effetti; e questo non cresce, in fondo, e non iscema il merito del genio dell’artista, nè il valore dell
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Diverso di fama e d’indole — parliamo sempre dell’indole artistica — è il giovine Cannicci di San Gimignano, scolaro esso pure del Ciseri. Ha potuto
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la efficacia dell’opera viene dalla profonda individualità dell’artista; ma l’arte industriale insomma è industria, e vuole per assolutissima
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Poiché noi siamo appunto dell’opinione del Varchi, solennissimo e rettoricissimo segretario di queste contese bambinesche, cioè a dire, quel che
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La pittura è un altro discorso. Mentre la statuaria si piega dunque di mala voglia a incarnare il sentimento individuale dell’artefice, la pittura ha
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La grazia delle linee non è un’aggraziatura, la ingenuità dell’espressione non è una ipocrisia.
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Poi il Napoletano ha l’indole dell’artista. Pronto a cogliere il bello o il ridicolo delle cose; perspicace e mobile; impetuoso nell’espressione dei
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Il genio dello Strazza era moderato e semplice. Sfuggiva tutti gli eccessi: tanto l’eccesso del vero, che non è più il vero, quanto l’eccesso dell
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quello dell’Etruria, del quale abbiamo parlato; e nel gruppo principale del Cavour con l’Italia, dove sbuca un certo mistico cattolicesimo, si scorge uno
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del fine dell’arte, che scandalezzerà di certo i filosofi. A noi pare dunque che il fine dell’arte figurativa si possa esprimere così: DESTAR
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Si ha un bel dire che il genio dell’artefice deve trovare fra il naturale ed il bello quel termine di mezzo, in cui bellezza e natura si uniscono
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Il Borro ha sentito bene dentro di sè che la statua di Daniele Manin non doveva essere l’immagine dell’avvocato. Anche prima del 17 marzo il Manin
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La grandezza dell’arte veneziana vecchia è un impaccio alla bontà dell’arte veneziana nuova. Pochi pittori hanno l’animo di rompere la catena della
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Dispaccio dell’ufficio meteorologico di Firenze della sera del 18 luglio 1877 ( )
Dobbiamo questa figura e le tre seguenti alla gentilezza dell’editore francesesig. Gauthier Villars. A quest’opera rimettiamo il lettore per una più
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Vedi gli studii dettagliati di questa stella a pag. 32 della memoria IV degli spettri prismatici dei corpi celesti, inserita negli Atti dell’Ac
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A facilitare queste ricerche pertanto soggiungiamo in fine dell’opera un catalogo delle stelle variabili, dopo quello delle stelle colorate.
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Nella linea orizzontale per errore sono messi apici invece dell’indice s dei secondi in tempo. I numeri di questa linea devono essere 1s, 8s, 12s
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Diametro dell’Aureola esteriore 33". 42
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Asse minore dell’anello stellare (?) 15. 81
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V. Mem. dell’Oss. del Coll. Romano, 1852-53.
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Una assai vasta è quella dell’emisfero australe in forma di Ω omega maiuscolo, che dà righe spettrali gassose. Essa sta in A. R. = 18h 12m 33s, 1
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Vedasi il Bull. Meteorolog. dell’Osservatorio del Collegio Romano 1863, numeri 15, 16, 17, anche i Comptes Rendusde l’Accad. di Parigi. Marzo 1863.
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Questi lavori erano tutti fondati sulle osservazioni dell’Emisfero Nord. Galloway volle discutere le osservazioni dell’Emisfero Sud, e partendo dalle
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fatte negli osservatorii dell’Emisfero australe, ha concluso i valori seguenti:
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L’orbita apparente che noi vediamo non essendo che la proiezione dell’orbita vera sulla sfera celeste, molte curve poste nello spazio potrebbero dare
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Dal calcolo delle costanti dell’equazione generale facilmente si determinano le coordinate del centro C dell’ellisse apparente che come dicemmo è
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Vi è però un caso che non si può esaurire con tali principii, ed è quando l’orbita vera si proietta in una linea retta, sulla quale il piano dell
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parallasse; allora è manifesto che dal diametro apparente in secondi e dall’inclinazione dell’orbita si può conoscere la grandezza reale dell’orbita vera, e
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astronomiche dell’Almanacco Nautico di Londra, e date per il principio dell’anno 1879 che può servire ai dilettanti per molti anni consecutivi (Vedi
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corrispondeva al Dragone; tempo verrà che corrisponderà alla Lira. Col moto dell’asse va di conserva quell’intersecazione dell’Ecclittica e dell’Equatore
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L’ampiezza dell’arco si ha dall’angolo che fanno fra di loro le verticali dei due punti estremi dell’arco, collocati sotto lo stesso meridiano, il
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può allungare od accorciare, con gran vantaggio dell’osservazione, questa durata. I passaggi di Venere accadono sempre nelle vicinanze dei solstizi
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Oltre le incertezze suindicate dell’ingresso di Venere, le ultime osservazioni ne hanno manifestato questa volta un altra non sospettata prima. I
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STRUTTURA DELL’UNIVERSO.
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V. Memorie dell’Osser. del Coll. Rom. Anno 1856-57.
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I lavori di zone di Devico e dell’Americano Bond ed altri conducono alle stesse conclusioni, cioè:
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Una tale distribuzione non può dirsi impossibile, ma bisogna trovare un argomento che l’appoggi a preferenza dell’altra che le suppone tutte
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(v. Memorie dell’Oss. del Coll. Romano 1862.
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E LA STRUTTURA DELL’UNIVERSO.
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spazio. Essa è la causa prima dell’incandescenza degli astri per la forza viva prodotta nella caduta delle masse che determinò la loro condensazione
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alla pupilla dell’occhio mostra più stelle assai che non vede l’occhio nudo, e ciò malgrado l’assorbimento de’ vetri; appunto per la maggiore
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Gli aggruppamenti delle stelle presso i popoli più remoti dell’Oriente, dell’India e presso i Cinesi sono tutti diversi dai nostri, e con ciò
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3° Lo stato dell’atmosfera e l’altezza dell’astro non si possono trascurare, e osservando troppo spesso l’orizzonte si avranno tinte cariche di rosso
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Ptol. Almag. lib. VIII,descriz. della stella Sirio nel Catalogo pag. 73 dell’Ediz. di Halma, ove è detta ὑποκίρρος subrusa.
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più sembrano alludere ai lavori dell’agricoltura, nell’epoca in cui nei tempi antichi il sole percorreva queste costellazioni; ma questa coincidenza
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in luogo dell’oculare
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Dal signor cavaliere avvocato Aristide Battaglia — Dell'ipoteca speciale per costituire le rendite semplici: commenti dell'articolo 1782 del Codice
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