così fermamente come se vi avessero le radici, sono asciutte e giovanili, senza gli accidenti di vene enfiate, di muscoli rilassati e stanchi, o di pelle
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, nelle opere del vecchio Antonio Viniziano non vede cosa più maravigliosa di un idropico, il quale col viso secco, colle labbra asciutte e col corpo
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condannato al supplizio. Un giovinetto, nudo anch’esso, con le membra asciutte, ma snelle e bellissime, stringe nella mano sinistra la morta mano del
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labbra asciutte, impaziente. Era di un pallore mortale, quasi cenerognolo; respirava affannato. Il signore Lamère gli rivolse piú volte la parola senza
Accademia della crusca
