età, come quegli che figurò in intaglio di legno e di rame infinite pitture di moltissimi maestri de’ migliori tempi (secondo che può vedersi in tante
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pitture, e che, non solo pel nuovo ordinamento che volle dare ai volumi, ma eziandio a cagione di questa nuova galleria, avesse ampliata di più
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pericolosa quella facilità di pitture e sculture onde si dan vanto e con che s’argomentano di salire in fama. Ma se oggi alcuni levano di sè un vano
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civiltà umana. E di quella miseranda morte delle arti può prendere certissimo argomento chi considera le più vecchie pitture di questa galleria, le
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Entriamo ora, se non a descrivere questa galleria, che troppo lunga opera richiederebbe, a toccare almeno delle principali pitture ond’è nobilitata
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Di que’ secoli ricordiamo qui tutte insieme le pitture più notabili di mano o italiana o straniera, che sono le seguenti: Un santo Vescovo, dipinto
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Altre pitture io potrei ricordare, che sarebbero di menzione degnissime; ma intendo che queste bastino. Per esse noi siamo condotti, per un lungo
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cittadino. Ognuno può aver certamente di che contentare non men l’occhio che l’intelletto in tanta e sì eletta copia di pitture, e in un cumulo di tante
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contemplazione delle età migliori del senno e della gentilezza nazionale. In vero quella tanta ricchezza di pitture delle più famose scuole che fiorirono nei
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potuto adornare molte stanze della sua casa colla magnifica pompa delle pitture. Sono un bel numero, «son antiche e singolarissime, tutte in tavole e ben
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della collezione di pitture onde adornò la Biblioteca vaticana quel dotto prelato romano, che fu mons. Gabriele Laureani, il cui nome onorando e caro
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