che avea specialmente rapporto alla questione romana dovea uscire completamente dal soggetto delle pubbliche radunanze.
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Se programma riunione fosse per questione romana, valgono ragioni detta circolare; se per contendere imposte erariali, divisione beni ecclesiastici e
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seco e superbir dell'opera sua, nel veder oggi risoluta la questione romana, sia pure col concorso imprevedibile di straordinari avvenimenti, ma
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a Roma; ed io soggiungerò che sarebbe colpa indugiare senza necessità l'applicazione di queste leggi alla provincia romana ultimamente ricongiunta
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, che domandiamo ora appunto di estendere ed applicare quelle leggi alla provincia romana.
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italiane, unificare il diritto pubblico della nazione, e render partecipe la provincia romana a tutte quelle istituzioni figlie di libertà e di progresso
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fare per la provincia romana una legge diversa da quella che è in vigore nell'altre parti d'Italia.
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Ma, se era, ed è necessario estendere a Roma ed alla provincia romana le leggi del 1866 e del 1867, si può egli sostenere che questa applicazione
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dichiarazione però che il patrimonio della Chiesa romana sarebbe rimasto alla Chiesa.
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patrimonio della Chiesa romana rimarrà intiero alla Chiesa, ferma però, s'intende, l'applicazione dei nostri principii giuridici intorno alla personalità
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conciliazione avesse luogo fra lo Stato e la Chiesa romana. Noi, e credo molti con noi, serbiamo a questo riguardo un contrario parere. Noi non siamo
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profittare lo Stato, ma sotto una forma o sotto un'altra la Chiesa romana od altri istituti ecclesiastici? Quale utilità si potrebbe ritrarre da un
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modificazione dell'articolo 21 del progetto di legge per l'estensione alla provincia romana delle leggi relative alle corporazioni religiose.
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sospesi. In uno di questi conti siamo interessati noi. Non vi lusingate che fa questione romana sia coperta da una pietra sepolcrale. Essa sarà
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