tutti sappiamo il modo che si deve tenere nello stare a scuola. Sappiamo come uno debba diportarsi alla presenza dei maestri. Or bene, quei principii di
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un culto all’arte paesana che sappiamo come tutti splendida di capolavori, così mai e po’mai potremo far seriamente questione di venire a patti co
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. Intorno a ciò non sappiamo nulla di bene esatto, perchè non è mai stato fatto un censimento dei selvaggi; ma dalla testimonianza concorde dei
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che possiamo fare per molti altri animali. Sappiamo che i cavalli e le bovine, che non sono animali soverchiamente prolifici, quando furono dapprima
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, che seguono solo a lunghi intervalli di tempo, ma di semplici differenze individuali. Sappiamo, per esempio, che i muscoli delle nostre mani e dei
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individui posti in condizione intermedia sarebbero stati molto poveramente fatti per l’incesso. Ma sappiamo (e ciò merita grandemente di essere notato
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maggior utilità ad ogni individuo; dobbiamo rammentarci quanto poco sappiamo intorno all’uso di molte parti, o quali mutamenti nel sangue o nei tessuti
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che non sono loro presentemente e non sono state in passato di qualche utilità. Noi non sappiamo che cosa sia quello che produce le innumerevoli
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Per ciò che riguarda la mole o la forza corporea, non sappiamo se l’uomo discenda da qualche specie comparativamente piccola, come il scimpanzè, o da
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Tutto ciò che sappiamo intorno ai selvaggi, o possiamo dedurre dalle loro tradizioni e da antichi monumenti, la storia dei quali è del tutto
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dal periodo miocenico superiore, come è dimostrato dall’esistenza del Dryopithecus. Non sappiamo neppure affatto con quanta rapidità gli organismi
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considerarle come specie distinte potrebbe giustamente asserire che la fecondità e la sterilità non sono sani criteri di specifica distinzione. Sappiamo che
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state l’una o tutte e due abituate da un pezzo a condizioni stabili; perchè sappiamo che le condizioni mutate hanno un’azione speciale sul sistema
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quello delle specie naturali. Sappiamo pure che i cavalli i quali sono stati portati alle isole Falkland sono divenuti durante le successive
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belli e più forti, e questi ultimi avranno respinto tutte le femmine non belle. Ma da quello che sappiamo intorno ai costumi degli animali, questo modo
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trasmissione dei loro caratteri ad un sesso od a tutti e due. Ma non sappiamo se le squame colorite, per es., in due specie di farfalle, in una delle quali i
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arco e l’altra come violino. Non sappiamo con quale progresso abbia avuto origine l’apparato più semplice degli
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quantità di modificazioni sopportate dagli ortotteri per questo rispetto, dacchè, come sappiamo dalle notevoli scoperte del dottor ScudderTransact. Ent
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coleotteri stridulano quando sono in preda a varie emozioni; sappiamo che gli uccelli adoperano la loro voce per molti scopi oltre a quello di cantare
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brillanti; perchè supponendo altrimenti i maschi sarebbero così bene ornati, per quanto ci è dato vedere, senza uno scopo. Sappiamo che le formiche e
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esempi, la femmina deve aver avuto una parte di consenso. Giudicando da quello che sappiamo dei poteri di percezione e dell’affetto di vari insetti
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tutte le altre stagioni dell’anno identici nel colore colle femmine, acquistano spesso tinte brillanti durante la stagione degli amori. Sappiamo che
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uccelli gallinacei che vivono all’aperto non abbiano acquistato i loro colori attuali, almeno in parte, per scopo di protezione. Noi sappiamo ora bene
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riconosciute di eredità. Non sappiamo perchè siano seguite variazioni in differenti periodi della vita, anche talvolta nelle specie dello stesso gruppo; ma
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variano tardi nella vita – e sappiamo che questo segue costantemente nel nostro pollame, ed occasionalmente in altri uccelli – i giovani resteranno
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Sappiamo che le corna nella renna si sviluppano in una età insolitamente giovanile; ma non si conosce quale possa essere stata la causa di questo
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che la cerva non cerca il maschio, sebbene i maschi cerchino attivamente le femmine, come invero si può aspettare da ciò che sappiamo dei costumi degli
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striscie, come sappiamo essere il caso. Rispetto al cervo, ai maiali ed ai tapiri, Federico Müller mi ha fatto notare che questi animali perdendo per
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, a fattezze diritte e regolari, ed a colori brillanti, ammirano, come sappiamo noi europei, questi particolari quando sono più fortemente sviluppati. D
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quello che sappiamo intorno ai loro costumi, i maschi di alcune specie sono monogami, ma vivono durante solo una parte dell’anno colle femmine, come
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». Abbiamo veduto che ogni razza ha il suo proprio modello di bellezza, e sappiamo che è naturale all’uomo di ammirare ogni punto caratteristico nei suoi
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sono stati in tal modo acquistati, perchè sappiamo che questo è il caso per le piume di alcuni uccelli e per le corna di alcuni cervi.
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pelose che non gli uomini. Perciò noi possiamo ragionevolmente supporre che questo sia un carattere acquistato mercè la scelta sessuale. Sappiamo che la
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uguale, alla loro prole dei due sessi. Sappiamo da EschrichtUeber die Richtung der Haare am Menschlichen Körper in Müller’s Archiv für Anat. und Phys
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voglio discutere questa conclusione, ed ora noi sappiamo dalle notevoli osservazioni del sig. dott. Brown-Sequard, sopratutto quelle recentemente
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sessi non differiscono per questo rispetto, o solo lievemente e dubbiosamente. D’altra parte sappiamo da molti fatti già riferiti che il colore della
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ornamento e fu acquistato per opera della scelta sessuale. Lo stesso modo di vedere può venire esteso al genere umano, perchè sappiamo che le lunghe treccie
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dall’esercizio o dalla mancanza di esso nelle parti. Sappiamo tuttavia che molte strutture particolari, strane, e fortemente spiccate appaiono
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. Cosifatte differenze fortemente spiccate debbono in qualche modo essere importantissime; e sappiamo che in certi casi sono state acquistate non solo a prezzo
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si estenderà agli altri animali. Come tutti sappiamo, questo sentimento negli animali strettamente sociali si deve estendere più o meno a tutti i
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maggiore persistenza senza che sveglino un sentimento particolare di piacere o di dolore. Noi stessi sappiamo che sonovi alcune abitudini più difficili
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Non sappiamo quale origine abbiano avute certe assurde regole di condotta, e certe sciocche credenze religiose; nè in qual modo abbiano posto, in
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. sappiamo che il genio, che richiede un così meraviglioso complesso di alte facoltà, tende ad essere ereditato; e, inoltre, è pur troppo certo che la pazzia
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dimostra che certe sorta di azioni locali operano direttamente sulla statura; e sappiamo inoltre che «lo Stato ove si è compiuto più ampiamente l
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Non sappiamo se le varie modificazioni sopraindicate diverrebbero ereditarie qualora lo stesso genere di vita fosse continuato per molte generazioni
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parti, i fatti più sopra riferiti mostrano che per questo riguardo non ha perduto la sua suscettività; e sappiamo con certezza che la medesima legge
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contegno millantatore in questa materia. I contegni millantatori, lo sappiamo pur troppo, signori, conducono presto o poi ad espiazioni terribili.
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Parlando del Teatro alla Scala, tenemmo pur parola del Teatro della Canobbiana. Sappiamo dunque che il disegno anche di questo è del Piermarini. Esso