madia la quantità di farina abburattata che si vuole panificare; poi si toglie al lievito la crosta che vi s’è formata, e si mette il rimanente in un buco
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Quando è ridotto a due terzi, si cola attraverso un pannolino, si mette in bottiglie, che vengono turate ermeticamente, e si sottopone così di nuovo
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sgocciolare e poi si mette in un vaso di terraglia, comprimendovelo in modo che non resti aria interposta. Finalmente si finisce di riempire il vaso con acqua
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si mette l’olio subito dopo il sale; giacchè allora questo, rimanendo unto, non è più suscettibile a fondersi.
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); solo si mette un poco più d’acqua, e nel gelarle si adopra minor quantità di sale, dovendo esse riescire meno mantecate e meno dure.
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