successioni armoniche indicano nell’autore volontà deliberata di ritrarre un senso di raccoglimento per l’operazione ch’è lì sul compiersi, e di
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e d’estetica, ch’egli ne trarrà utile grande, e l’arte non isdegnerà noverarlo tra’ suoi più fidi e più logici cultori. C’è di più che lo studio
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Lodammo anche il Bacchini, considerato ch’egli serba inviolati i dettami costitutivi dell’arte musicale italiana, perchè siamo profondamente nemici
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vittoria: ritraeva pertanto un pensiero di popolo ch’esso, vibrando quelle corde fulminee, sentiva ripullulare dentro sè: il Peana a’Germani od agli
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elevare l’animo all’infinito, epperò si congiunge alla religione, e segnatamente a quella religione dell’infinito ch’è pure la religione del cuore; e
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, privi dell’idea melodica propriamente detta, ch’essi in generale supplantano col filo tenuissimo d’una frase o meglio d’un periodo musicale, cento
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conseguente e di maestà, nel quale le menti venturosamente chiamate a compiere i rivolgimenti benefici, pervengono colle opere loro ad un apogèo ch’è arduo
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melodramma antico, gridando di continuo a’ vecchiumi ed alle forme antiquate, ch’essi fossero generosi così da somministrarci un esemplare del nuovo
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Accademia della crusca
