A me pare che, fatto il quesito, la risposta non possa essere dubbia; imperocchè ognuno riconosce che il Governo male si acconcia a diventare esso industriale.
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della Camera, ma vedremo a suo tempo quale ne sarà il risultato. Nelle altre amministrazioni economie non ne fa, ed oggi il ministro chiede appunto un aumento di spese d'ufficio, perchè ha aumentato il personale; la conseguenza è a filo di logica, e non avvi a ridire.
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Casuali,» stanziato nella somma di lire 250,000 e ridotto dalla Commissione a 150,000 lire. Prego il signor ministro a dichiarare se accetta la riduzione di 100,000 lire.
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Prego la Camera a voler considerare riguardo a questa riduzione di spesa che riflette l'Economato di cui io sono vivissimo fautore, che il medesimo naturalmente non può dare dei risultati immediatamente così ragguardevoli da autorizzarmi, nel corso del mezzo anno in cui appena comincia ad impiantarsi, a proporre una riduzione di spesa di un quarto, come vorrebbe la Commissione del bilancio.
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(Bisbiglio a destra)
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a sinistra)
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a destra)
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a destra)
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(Applausi a destra)
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a destra)
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(Ilarità a destra)
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a destra)
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(Rumori a sinistra)
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a destra)
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a sinistra)
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(Mormorio a sinistra)
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(Nuovi rumori a sinistra)
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Per le stesse considerazioni che furono addotte dall'onorevole mio amico deputato Farini, io pure debbo dichiarare, tanto a nome mio che a quello dei colleghi Ferrara, Mezzanotte, Seismit-Doda e,
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Per infermità io debbo recarmi a Napoli; quindi non potrei prendere parte ai lavori della Commissione, pronto sempre a prestarmi in qualsivoglia altro lavoro che piacesse alla Camera di affidarmi.
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Avverto i signori deputati che compongono le Commissioni di scrutinio estratte ieri a sorte, a volersi radunare immediatamente, onde procedere allo spoglio delle schede.
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Fu allora che i comuni, valendosi del loro diritto di poter mettere nella parte passiva del bilancio quello che essi credevano conveniente per quest'oggetto, cominciarono a stabilire una determinata somma per la distruzione delle cavallette. Ciò portò ottime conseguenze, perchè in ogni anno i comuni facevano raccogliere le uova delle cavallette e quindi a poco a poco le cavallette si distrussero. Ora, o signori, si è aspettato il momento dello sviluppo, non si è più rispettato questo antico sistema della colletta delle uova, e mentre da una parte si manifestava la riproduzione dei pochi germi rimasti nelle campagne, nuove e sterminate invasioni vennero a desolare quelle provincie ed a minacciare seriamente la condizione economica e sociale del paese.
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a destra)
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Io spero che il paese verrà a conoscere di qui a poche ore che voi ne avete assecondati i desiderii ripetutamente manifestati.
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A domani! a domani!
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A domani!
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Per contro la Commissione abbandona le liquidazioni già state compiute, lascia, a riguardo delle stesse, le cose nello stato in cui si trovano, non provvede che per le liquidazioni che sono ancora a farsi. Non è con ciò che noi, a contrario della Commissione, vi proponiamo di stabilire il diritto a delle restituzioni o a dei compensi per le esazioni già fatte in passato, no, non vi proponiamo di accettare l'emendamento dell'onorevole Sanguinetti, il quale vorrebbe che gli enti che con la legge ora in discussione verranno esentati dalla tassa del 30 per cento, abbiano ad avere diritto alla restituzione di quello che avessero pagato a titolo della tassa medesima; emendamento che sotto le apparenze più benevole, sembra propriamente fatto, me lo perdoni l'onorevole mio amico Sanguinetti,. per mandare, come suol dirsi, a monte e la proposta nostra e quella della Commissione.
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Mi limito quindi per ora a fare una preghiera all'onorevole ministro delle finanze, onde voglia dichiarare se intenda che debba questa tassa anche estendersi a quei benefiziati.
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Il mio emendamento si riferisce, lo ripeto, a tutti e due i capitoli di Novara, perchè tutti e due sono in identiche circostanze a riguardo degli attuali investiti dei benefizi canonicali, obbligati come sono a continuare nello adempimento dei loro uffici come per lo passato.
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Io prego l'onorevole Fossa a considerare che questo mio emendamento più non esiste, perchè era un'aggiunta al primitivo articolo 3 del primitivo progetto della Commissione che tendeva a togliere quell'ingiustizia contro cui ha parlato l'onorevole Berti; a quell'ingiustizia colla nuova proposta adottata ieri si è rimediato; quindi non ha più ragione di essere la mia proposta, d'altra parte essa riguarda solamente le fabbricerie,
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(Rumori a sinistra)
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Se egli è così, non mi pare opportuno che la Camera voti un ordine del giorno, impegnando il Ministero a provvedere intorno a tutti gli argomenti che formano soggetto delle petizioni col mezzo di una legge. Se tra questi argomenti ve ne sono alcuni ai quali il potere esecutivo possa provvedere da se stesso, evidentemente non deve venire alla Camera a presentare un progetto di legge.
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Dunque a me pare che dovrebbe votarsi l'ordine del giorno, ma poi successivamente anche questo secondo alinea, salvo a modificarlo in occasione della presentazione del promesso progetto di legge. Ma togliere a coloro che sono investiti di quei benefizi un grande vantaggio coll'aspettativa di una legge che non si sa. quando sarà votata, potrebbe avere la conseguenza che, per avere troppo, si finisca a non aver nulla.
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Ma, tornando all'argomento delle fabbricerie, prego gli onorevoli proponenti a limitarsi a quello che ieri fu fatto e a non andare più oltre; io non so se la Camera li seguirebbe: credo di no, ma in tutti i casi non dimentichino che non bisogna stravincere.
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non vi ha dubbio, siamo tutti d'accordo, sono primi i ministri a credersi obbligati a questo sacro dovere, e, per quanto si è potuto, io credo che nessuno di coloro che hanno fatte istanze abbia a dolersi di quanto si è praticato dai ministri per provvedere a questi bisogni; ma il dire, «facciamo per legge un atto col quale si distrugga il fatto già di quattro anni, col quale si annulli il possesso che si è preso, per imprimere così un marchio d'infamia sull'amministrazione,» non credo che sia proposta la quale possa essere accettata.
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Il fatto stesso, viste le difficoltà della liquidazione, ha portato l'amministrazione a dover fare una liquidazione all'ingrosso, ossia a concedere un assegnamento provvisorio da essere corretto alla liquidazione definitiva. Quindi è che, quando l'onorevole ministro Sella promettesse che, a misura che si pigliano i beni, si darà questo assegnamento provvisorio, vedete che questo articolo può essere lasciato dà parte.
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«Le fabbricerie ed altri enti i cui beni soggetti a conversione non sono ancora convertiti, conserveranno l'amministrazione ed il godimento dei beni stessi sino a che non se ne sia eseguita ed effettuata la consegna.»
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Veramente l'onorevole relatore della Commissione cominciò a combattere la mia proposta prima ancora che mi si desse la parola per svilupparla. Mi sia dunque permesso di esprimere il concetto che mi mosse a presentare la mia proposta di aggiunta al presente progetto di legge, proposta a cui alcuni onorevoli colleghi mi hanno fatto l'onore di associarsi.
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Per questa grave spesa gli israeliti della Università di Torino debbono pagare forti contribuzioni, di modo che per sottrarsi da esse, non pochi israeliti dimoranti a Torino dichiarano avere il loro domicilio legale altrove, per esempio a Fossano, a Casale.
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Voi volete ammettere la conversione, poi lasciare l]a] cura della conservazione di questi monumenti ad impiegati governativi. In verità, se si trattasse di fare u[n] atto di fiducia verso qualche ministro, io non potr[ò] essere più tranquillo sopra l'argomento che si discut[e]che quando veggo a capo di questa amministrazione [il] mio onorevole amico Correnti, il quale so quanto si[a]
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Siccome tende a questo la proposta dell'onorevole Cancellieri, per parte mia non esito a dire che essa deve essere accettata.
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Perciò io mi accinsi tosto a leggere ed esaminare attentamente la relazione, persuaso che avrei in essa potuto trovare quelle gravi e potenti considerazioni che a me erano sfuggite; ma, per quanto l'abbia Ietta, riletta ed esaminata colla più scrupolosa attenzione, non ci ho trovata una parola sola la quale si riferisca a questa proposta e che miri a farla respingere.
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Ora questo carattere non si può a meno di riconoscerlo anco nell'Economato, tanto è vero che, quantunque in altri tempi si fosse addivenuti alla promulgazione di leggi riguardo a conversione ed a tasse straordinarie, non mai si era pensato a conversione degli Economati; ed allora vi si pensò soltanto quando si volle provvedere ai benefizi parrocchiali, e si pensò di provvedere cercando di migliorare le condizioni dei parroci.
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Voci a sinistra. Lascino parlare.
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Voci a destra. Parli dell'Economato!
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Degli Economati, il solo che possedesse beni propri da potere andare soggetti a conversione, era, a cognizione della Commissione, l'Economato di Torino…
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Voci a destra. Lasci parlare!
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Ch[e] cosa vuole egli che ciò importi a questa od a quell[a] delle provincie annesse? La ragione politica è in quest[o] senso, che naturalmente nelle antiche provincie si d[e]sidera molto che i beni dell'Economato siano vendut[i,] imperocchè non mancano i capitalisti i quali ne pre[n]derebbero volentieri possesso; ma non vedo come qu[e]st'effetto politico, che m'immagino sia il solo che poss[a] vedere l'onorevole Pescatore, debba avere la cons[e]guenza che egli enunciava. Confesso che non sono a[r]rivato ad intendere l'onorevole Pescatore.
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Possiamo ridere a vicenda, signori.
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(Rumori a destra)
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A tenore dell'articolo 6 del nuovo regolamento si procede all'estrazione a sorte di dodici membri della Camera per eseguire lo spoglio delle schede.
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