18. Altra questione. Toaldo nel suo Saggio MeteorologicoSaggio meteorologico della vera influenza degli astri sulle stagioni e mutazioni di tempo
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nuovo ciclo delle stagioni, nel Giornale Astrometeorologico per l’anno 1782. Questo nome e quello d’un periodo Caldaico, la cui durata non è bene
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intiero d’anni e di lunazioni, e quindi una restituzione completa di stagioni e di fasi.
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osservato (cap. I), che il numero dei giorni misti è poco variabile nelle varie stagioni, malgrado le enormi variazioni che soffrono dall’estate all
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estivo. Nell’inverno adunque le variazioni semplici sono ridotte ad una proporzione minore di quella che vale per le altre stagioni, e la differenza è
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Segue ancora da questo, che i numeri delle variazioni semplici e doppie hanno fra loro una proporzione assai diversa nelle diverse stagioni. Questa
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L’andamento della frequenza di tali escursioni secondo le stagioni si vede dalle medie dei mesi registrate in fondo alla tavola XVII. Nei due massimi
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della variabilità del tempo, è interessante ricercare la loro frequenza nelle diverse stagioni e il rapporto del loro numero con quello delle
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dalle fasi della luna. Toaldo nel suo Saggio astrometeorologicoDella vera influenza degli astri sulle stagioni di tempo. 3.a ediz. Padova 1797. tentò di
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varie stagioni diverso sarà il valore di V. Noi lo abbiamo calcolato per ogni decade assumendo i valori di λ e di ν dati nelle colonne VII
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serenità a quello che si sarebbe ottenuto prendendo una egual proporzione di lunazioni in tutte le stagioni dell’anno.
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sarà eliminato l’effetto della varia frequenza delle lunazioni nelle varie stagioni. In secondo luogo escluderemo dal calcolo della serenità i dieci
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semestre dell’anno seguente. In tal guisa gl’inverni, che son propriamente le stagioni delle nebbie, si trovano tutti disposti senza interruzione sopra una
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