suo marito rientrava nel palchetto. Brusio era ritornato a sua casa agitatissimo, e passò la notte senza dormire. Ella! Narcisa! avea assistito al suo
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tranquillo tutta la notte, poichè si sentiva più vicino a Narcisa, la sirena che gli avrebbe fatto adorare l'inferno per mezzo delle sue seduzioni. All'alba
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quelle parole... quella notte... dal verone;... che mi torturò il cuore colle note strillanti del suo valtzer, quando mi parve che il mio cuore fosse rotto
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accanto a me sui cuscini della carrozza. «Noi lasciavamo il calesse per correre, di notte, come fanciulli, tenendoci per la mano, sedendoci a terra quando
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stanze. «Non era venuto almeno, come faceva ogni sera, a darmi il bacio della buona notte. «Ebbi un istante il pensiero d'andare da lui, ma lo soffocai
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cominciò ad eseguire quella musica che faceva la più strana impressione in mezzo al silenzio della notte (nella mestizia che, suo malgrado, cominciava ad
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Garibaldi. La notte era magnifica, Pietro sedette sul sedile di pietra circolare che limita la gran piazza. - È strano - mormorò egli - come stassera
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alcuni minuti, agitato e smanioso; poscia si fece al verone. La calma serena di quella notte d'estate, il fresco venticciuolo che gli asciugava il sudore
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! Da quel giorno, o piuttosto da quella notte, Pietro Brusio cominciò una vita indegna ed abietta, di cui egli cercava occupare tutti gli istanti con
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