quali cose tutte insieme unite, si ottiene la più perfetta imitazione del vero, unico scopo cui debbono tendere gli artisti, i quali abbiano il dono di
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mai i principj generali coi quali si arriva a discernere il vero, il giusto, il bello, il buono.
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Dopo il Canova fu primo egli a dare esempi di una scultura che non fosse una materiate imitazione dei greci, e che sapesse unire il bello, il Vero
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Tutte quelle teorie che abbiamo disopra svolte, e che ci sembrarono le sole atte a condurre i giovani al bello, al vero, all'ideale, al grande della
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teorie della greca scultura. Il gruppo del Pirro vendicatore sarà l'esempio più parlante e più vero del come oggi si studiava ed imitava Parte di
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, d'insinuare essere quella formata sul vero: ma le prove più materiali e il sano criterio dispersero la stolta calunnia.
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E sia pur vero che per la troppo elevata collocazione, alcune parti di quell'opera non risaltino forse quanto da vicino si manifestano, per cui la
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pretenderebbe introdurre la nuda ed ardua massima della semplice copia del vero, senza tener conto di corredare la mente di tutti quei precetti, soli capaci
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materiale del vero soltanto, ove mancherebbe affatto la unica cosa che l'artista deve ricevere dalla vista delle creazioni della natura, cioè: «la
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bellezze del vero e dalle sue pecorelle, le andava rozzamente delineando quasi per sodisfare a quel potente suo istinto. Ora, che cosa sarebbe avvenuto
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’umana civiltà e rendere più facile il mezzo onde giungere al sublime, al vero e al perfetto delle scienze, delle lettere e delle arti.
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creazione dell’artistico edifizio. Ma si abbiano cura che nella scelta di quei materiali l’occhio del genio sia educato e capace di informarsi nel vero
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, e studiava le cose nel vero, ciò faceva per servire alla parte materiale della pittura, ma non già per comporre coi raccolti studj le opere sublimi
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sentiva più del vero, furono Raffaello Mengi, Pompeo Baioni, e Andrea Appiani, i quali soli seguitando il modo incominciato, avrebbero bastato a compiere
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nella Accademia di Belle Arti in Milano chiamato Maestro, vi introdusse meglio ragionate teorie, le quali condussero ad imitare più da vicino il vero
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alcun metodo, abbracciò le nuove teorie per quanto conducevano al vero ed al bello: come uomo di vasto ingegno non si contentò di starsi nei confini
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per questo maraviglioso dipinto, il quale con tutta la sembianza del vero, unito alla intelligenza e alle risorse dell’arte, ci pone avanti uno dei
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sceglie e introduce nelle sue scene animate da un colorito incantevole e vero. I suoi dipinti degli Iconoclasti, le Serenate del medio Evo e il Bagno
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sempre dentro la periferia che le spetta, quale si è quella di una viva imitazione del vero. Sì, lo ripeto con tutta la forza della mia convinzione
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esecuzione, di un effetto colto sul vero, o di una semplice illusione ottica; lo scopo cui esso deve mirare è assai più lontano. La pittura che vi
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di arte. Nè vale il dire «quel vocabolo non è di lingua nè corrisponde, usato in quel caso, al suo vero significato» gli artisti a ciò non guardano, e
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il vero.
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Il manierismo spinto, infine, è quel modo di fare che si allontana affatto dal vero e dal bello, che non imita la natura, sia nel comporre, nel
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al vero in quella attitudine semplice e naturale che più vi talenta, quale per esempio sarebbe Adamo dormiente nel Paradiso terrestre avanti di
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esistendo in natura, se egli si ammettesse, si allontanerebbero i giovani dallo studio del vero, e quindi si correrebbe il rischio d'indirizzarli sulla via
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Essi infatti vorrebbero che un artista quando eseguisce in plastica o sulla tela una figura dal vero, non dovesse guardare così per la sottile alla
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assolutamente un bello-ideale, sarà un bello scelto dal vero, o acquisito coll'ajuto della mente erudita e del gusto dell'artefice.
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non cadere nel manierato, deve dipingere e modellare col vero davanti, bisogna anco ammettere che gli è necessaria la piena libertà nella scelta del
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, ma invece adempì al dovere di artista classico e intelligente che sa studiare e scegliere la natura nel suo vero bello.
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Ma la natura, mi si risponderà, offre quell'insieme, perchè nelle sue varietà comprende anco le imperfezioni. È vero; ma presenta anco le perfezioni
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ciò che per i letterati è lo studio de! classici autori, quando modella, disegna o dipinge una figura, non avrà bisogno, allorchè lavora col vero sotto
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rinvenirsi come la mente del pittore gli vorrebbe, nel vero, ma sibbene si rilevano con l’aiuto di un bello che l'idea va raccogliendo nelle varie
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