Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta

222864
Misteri del chiostro napoletano 10 occorrenze
  • 1864
  • G. Barbèra
  • Firenze
  • Paraletteratura - Romanzi
  • UNICT
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accadesse qualche disastro. "Cerca tu stessa di calmare i suoi furori," mi rispose.... "ascolta meglio la voce tua." "Mi credete dunque maestra, di pazze

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la tua salvezza? E se invece di trenta malandrini fossero queglino cinquanta o sessanta, non cresce in tuo favore la probabilità? Or supponi quella

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dicevano: "Che fortuna!" "Perchè?" "Si dice che la sagrestana trovi molti requisiti nella tua persona." "Che idea strana! Da che lo desumono?" "Dalla premura

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? Ancorchè tu possa rimanertene sorda ai gemiti della tua patria, credi peter soffocare la voce della coscienza? Perchè non prendi consiglio e conforto

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, questa magica visione, l'Italia libera, libera dal golfo di Taranto alle laguna di San Marco.... ? (perchè sulla tua tomba te lo giuro, o Manin, Venezia

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giorno, che per l'Italia è giorno di nuova creazione. Quell'Io che vestito di gramaglia si cattivò, o lettore, la tua pietà, solo perchè all'intorno di

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bruscamente, svincolandosi dalle mie braccia, ed in tuono severo mi disse: "Tuo padre non ha lasciato per te nè dote nè tutore: l'arbitra della tua

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mia madre tarda a tornare, e vorrei conoscerne il perchè." "Inutilmente l'aspetti." "Perchè?" "Tua madre è già partita alla volta di Reggio." Se la

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bastava dunque la barbarie di abbandonarmi, ma hai pure scelto per tua dimora una casa a me vicina, acciocchè io ti vegga ognora al fianco della donna

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," mi disse, "che di quanto abbiamo discorso, e saremo per discorrere in seguito, non ne vorrai far cenno alla badessa tua zia." Venuto l'indomani il

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Penombre

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Praga, Emilio 19 occorrenze

mica. Qualche nube raminga attraversava l'immenso buio, e, zanzara celeste, entro l'orbita tua si avvoltolava, per arder l'ali luminose e leste. Caldo

, alla luce dell'allegra festa, vidi brillar quella tua bionda testa, e sui tesori del tuo petto ardente piovean collane di perle d'Oriente, e in una

fiala che alla tua bocchina piaceva tanto! Ripenserai la tua foga omicida, e gli immensi abbandoni; ripenserai le forsennate grida, e le canzoni

Ed ella a lui: - Fuggiam da queste bolge alla nostra pendice; sotto il verde e l'azzurro il tempo volge lento e felice. Avrai l'aperto della tua

l'estremo sacramento, non farei testamento, per morir colla mia sulla tua faccia, e all'inferno volar dalle tue braccia! Noli 186...

piano appunta il dito. Ritorna all'ombra del tuo pergolato, ritorna alla tua chiesa, e, là, mostra, spauracchio all'uom curvato la croce appesa: me

sereno, se la bisnonna tua vivesse ancor! Sta' cheto e attento, o pallido bambino, e mi contempli fiso il tuo visino, ti voglio innamorar: la sua

ricantare la tua beltà! Corna a ponente, luna crescente!

sulla tua mensola con Gesù Cristo in mano; forse il beato Angelico fu un tuo vicin di cella, forse la tua facella lambendo a notte il suol, di sotto

tutto che langue, o manca o fugge, tutto che il tempo invola, e l'uom distrugge, o vecchia cieca tu sei sacra e buona, e ben giri quaggiù la tua corona

; e forse il vecchio scheletro che ieri han seppellito già rotolò stecchito sul tuo piccolo capo. Deh, quel giorno che, fracida la tua crocetta nera

bella, o ammaliatrice, o santa, o cortigiana! La tristezza, tua pallida sorella, è la mezzana; e io ti stringo, ti mordo, amante offeso da cento mali

... arrivano i monelli, la tua canizie burlata non sia; dimmi, tua moglie la era saggia e pia? Quante volte avrà pianto al tuo ritorno! Per la memoria sua la

tue pupille, e l'aurora che vola dalle tue labbra colla tua parola... Sarà l'inno del verme all'infinito, sarà il ringhio che simula il ruggito, non

che tanto in terra amasti la tua borgata pia ti orni la fossa, e nel tempo lontano mesto ancor li coltivi il terrazzano! Aprile 1865

cattedrale è la stanzuccia mia! Qui la pace, la fede e l'esultanza, e qui l'asilo d'ogni tua speranza! Porgi a' miei baci questo cuor che geme, chiudiam

; e chi ci guida ancora in mezzo ai triboli è il tuo concento! Noi gli diremo: additaci la pietra ove la bella tua defunta giace presso lo sposo; cui

! Dalla tua fiala il dubbio sbuffa le sue tempeste; gramo corpuccio viscido, tappato in sempiterno, tu miagoli lo scherno che il Caso all'uom creò

arcana voluttà rorido il viso, le aprìa le braccia, e sospirava: - É giunta un'altra bella! vieni, o fortunata, o giovinetta nell'amor defunta, è tua la

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