Pel ragno sospeso tra fila d'argento i baci del zefiro son sbuffi di vento. Al verme indifeso togliete la fede che il fango non l'odia che l'astro lo
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era il vento e fulgida la sera; volghi e campane avean finito il coro, e nei vasi di fior della ringhiera s'udian le foglie bisbigliar tra loro. Sacra
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confuso cianciar pien d'allegria. Parevan le due candide cuffiette, tra quei vasi di fior, due tortorelle, e or rivolti alla strada or alla gronda
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Quella superba sua faccia serena passar la vidi tra la folla oscena, e vidi gli occhi della folla ardenti sprofondarsi ne' suoi, come attoniti e
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pinte da ignoti artefici tra i fregi e le sculture; dell'arte primogenite vive di un soffio appena, ma colla faccia piena d'inenarrabil fè. Erano i
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paternostro e l'ave, culle derise e sucide di coscienze ignave? Tra i fili del telegrafo, col fischio del vapore, ti sparvero dal cuore l'ostia e il
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come bacin la tigre e la pantera! E come è dolce l'armonia d'un fiato che perdè la misura, e non la trova, mentre il pensier, tra sveglio e
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