Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: sensibilita

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Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia

518510
Venanzio Giuseppe Sella 50 occorrenze
  • 1863
  • Tipografia G.B. Paravia e Comp.
  • Torino
  • Fotografia
  • UNIPIEMONTE
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ancor troppo piccola perla sensibilità della nostra retina.

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fotografica, e che nei paesi meridionali, con una atmosfera infuocata, si ottiene minore sensibilità che non nei paesi più freddi meno fortemente

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trovasi minor sensibilità che non all’aria aperta.

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produrre sullo strato sensibile il bromuro d’argento, ma l’effetto non è notevolmente migliore in quanto alla sensibilità.

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loro che di una quantità così piccola, quanto la sensibilità della carta ancora comporti. Ciò fatto è chiaro che il liquido a tenore sconosciuto si può

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, ½ invece di 1 sopra 100 parti di albumina, ma allora la sensibilità dell’albumina sarebbe minore.

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più mesi senza perdere la sua sensibilità primitiva.

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Alcuni autori, per guadagnare in sensibilità, hanno cercato di surrogare il ioduro di potassio con altri ioduri. Egli pare infatti che i ioduri a

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Il ioduro d’argento è principalmente quello che comunica allo strato la sua sensibilità verso i raggi luminosi. Questa sensibilità viene grandemente

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L’acido acetico, che trovasi nel bagno, non solo non accresce la sensibilità dell’ioduro d’argento verso l’azione luminosa, ma la rende minore. Esso

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L’unico modo di ottenere con vantaggio, che il bagno sensibilizzatore comunichi il maximum di sensibilità, è quello di portarlo al minimum di acidità

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alcuni minuti; l’acqua toglie dalla lastra l’aceto-nitrato, il quale colla sua presenza impedirebbe che si potesse conservare la sensibilità all'albumina

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2a Modi per accrescere la sensibilità dell'albumina. — Si tentarono varie vie per accrescere la sensibilità dello strato albuminoso sensibilizzato

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si deve attribuire la maggiore sensibilità che esso comunica. Infatti se si sparge sull’albumina sensibilizzata una dilungata soluzione di ammoniaca

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È degno di osservazione che i metodi comunemente usati per preparare l’albumina e per sensibilizzarla conducono ad una sensibilità che è troppo

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, mescolata con aceto nitrato e versata sulla lastra, farà aumentare la sensibilità quasi del doppio.

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Sgraziatamente con tutti questi mezzi di aumentare la sensibilità si cade nel pericolo di una riduzione generale dell’ioduro d’argento, la quale si

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squisita sensibilità. E lo stesso Talbot non ha forse mai più potuto ottenerli egli stesso, come successe a Bacot. Operando si incontrano alcune volte certe

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La possibilità di conservare la sensibilità all’albumina dipende pur anche dal modo di preservarla dalla luce. Se invece di mettere le lastre nella

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3a L'albumina non perde facilmente la sensibilità ricevuta.— I vetri albuminati, dopo che vennero sensibilizzati coll’aceto-nitrato d’argento, si

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’intensità e la qualità della luce, la sensibilità della lastra, la lunghezza del foco e la grandezza dell’apertura dell’oggettivo, la temperatura ed

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sensibilità, essendo con minor azione chimica sui sali di argento per causa del suo organismo meno alterato.

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servirono a prepararla. Un tale collodio si riconosce da ciò, che esso è capace di comunicare alle lastre preparate con esso la massima sensibilità verso l

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non abbiamo alcuna prova di ciò, ci abbondano invece i fatti che provano non influire sulla sensibilità la quantità più o meno grande dell’ioduro

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esso ordinariamente comunica una sensibilità troppo piccola al collodio, perchè esso promuove una parziale decomposizione della pirossilina, e si

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. giorni circa senza gran fatto alterarsi, ma dopo diventa rossigno, perde molto della sua sensibilità, e finisce per diventare così fluido, che lascia

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4a Collodio bromurato. — L’azione dei bromuri sul collodio è quella che ha per effetto di diminuire la sua sensibilità se il sensibilizzatore del

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di dare o togliere la sensibilità al collodio. Ma vi è un’altra causa che può indurre in errore sull’azione definitiva dei bromuri, ed è questa che le

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Noi non crediamo vi sia alcun reale vantaggio in questi empirici miscugli nè per riguardo alla sensibilità, nè per riguardo alla purezza ed alla

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formarsi. Dopo qualche tempo la densità è maggiore, e la sensibilità egualmente, ed è allora che esso produce i migliori risultati, ed in questo stato si

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elevata e secca, presso la quale esso, seccando adagio comparativamente al collodio etereo, non perde in breve tempo la sua sensibilità per un essiccamento

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cui la sensibilità della lastra diventa ineguale. Questo inconveniente può farsi principalmente sentire quando la pirossilina impiegata nel preparare

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produrre uno strato di spessore sufficientemente grande; uno strato sottilissimo perde in breve tempo la sua sensibilità, e le lastre debbono in ogni caso

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colla massima purezza di tinte, e che abbia la massima sensibilità. Un tal collodio potrà servire a produrre delle negative molto intense, ma per

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sensibilizzare, è un sale con reazione acida. Noi non abbiamo mai trovato un inconveniente in ciò per riguardo alla sensibilità, mentre le prove sortono con

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La sensibilità del collodio non cresce sempre nella stessa proporzione con cui cresce il calore dell’atmosfera. Nell’estate non si ha maggior

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9aSensibilità del collodio e cause che la modificano. — La sensibilità del collodio verso dell’azione della luce non è costante, ma varia assai col

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Nel collodio all’ioduro di cadmio il tempo richiesto onde il collodio possa ricevere la sua perfezione per sensibilità ed intensità è di circa 15

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Abbiamo detto che dopo un lungo tempo il collodio, quando è preparato con certi ioduri, può arrossarsi e perdere della sua sensibilità. L

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La sensibilità del collodio non può mai andare oltre certi limiti. Secondo il signor farmacista G. Masserano di Biella, si ottiene un collodio di

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Quando la sensibilità del collodio non si può rendere sufficientemente grande, e che nel tempo stesso la solidità della pellicola sulle lastre di

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sensibilità, il fotografo deve già aver posto il suo modello al foco della camera oscura, ed ora non deve rimanergli altro a fare, che di dare un rapido

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principiante imparerà a conoscere la sensibilità del collodio impiegato, e regolarsi sul tempo di esposizione nella camera oscura per arrivare ad ottenere

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la carta non si può conservare a lungo con tutta la sua sensibilità primitiva, per cui, dopo alcuni giorni dalla sua sensibilizzazione, si deve

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più puro è l’argento, tanto più grande riesce la sensibilità della lamina. Egli è per un tale motivo che le lamine inargentate con una corrente

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, nell’osservare la lamina, ma sarà sempre più sicuro usare con moderazione di questa latitudine quando si desidera di ottenere la massima sensibilità.

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Il secondo è quello che consiste nel ristorare la sensibilità che la lamina avesse perduto nell’osservare l’andamento della sua colorazione

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sensibilità ricevuta.

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massima sensibilità quando si trova ad una siccità perfetta.

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Per avere la massima sensibilità conviene esporre umido; se si espone secco il tempo sarà più lungo, e l’immagine meno nitida. Una tale condizione

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