positiva delle lenti convesse. Vi è una limpida definizione al centro, e la definizione ai margini, e la pianezza del campo, è così buona come quella
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grandezza di un quarto di lastra, una immagine positiva in grandezza naturale sopra carta rivestita di cloruro di argento, e lo spazio di tempo necessario
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strato impressionabile che non le altre camere solari, per cui essa può applicarsi al tiraggio della prova positiva su carta. Ma per produrre immagini
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una positiva della stessa grandezza della negativa. La positiva trasparente così ottenuta non ha bisogno di essere trasportata per essere osservata
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Nella seconda parte esporremo il modo di produrre la prova positiva.
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contemporaneamente un’immagine positiva assai ben venuta. Vale a dire i neri della negativa, come il cielo, danno i bianchi sulla carta mentre i bianchi
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, lasciano all’attrazione delle fibre della carta verso le molecole stesse la forza di agire e manifestarsi colla produzione di una immagine positiva.
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principalmente dalla umidità che potesse avere la carta positiva.
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luce. Da ciò ne nasce che se la prova fissata coll’iposolfito di soda 40 per 100 si pone sopra di un fondo nero, si ha sottocchio una prova positiva, la
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La prova debole fissata col solo iposolfito presenta una immagine positiva, quando la si osserva per luce riflessa sopra un fondo nero, che è
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Produzione della prova positiva
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La prova positiva si produce ordinariamente sopra della carta.
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Le operazioni necessarie per ottenere la prova positiva sono sei, cioè:
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positiva, si propone l’ammonio-nitrato di argento che fu già molto in uso presso i fotografi inglesi ed americani.
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produrre l’immagine positiva con grande nitidezza, e con grande precisione di dettagli. Stendendo sulla carta dell’albumina liquida resa fotografica con
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vuole ottenere una prova positiva con una grande intensità di tinte, p. e. che sia fatta con
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Fare la positiva.
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troppo oscure, ed una buona positiva così ottenuta sarebbe un'eccezione alla regola.
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positiva.
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l'immagine positiva che si va generando sulla carta sotto l'influenza della luce. L’altra metà della tavoletta mantiene il tutto nella stessa posizione
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La prova positiva, che si giudica venuta abbastanza intensa, si toglie dalla pressa, ed avendo cura di non toccarla colle dita che nei suoi margini
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Nell’inspezionare l’andamento della formazione della positiva si deve naturalmente fare in modo che i raggi del sole non vengano a dardeggiare sopra
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Non si deve tuttavia protrarre l’esposizione sino a che l'immagine positiva abbia preso una tinta bronzata metallica.
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L’immagine fotografica positiva non si deve togliere dal torchietto a copiare, non si deve sottrarre dall’influenza luminosa sinchè non sia divenuta
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adoperarla. Il nitrato d'argento si scioglie, ed il cloruro d’argento, essendo insolubile, rimane sulla carta. Ora l’immagine positiva, benchè molto più lenta
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pregiudicievole alla produzione di una positiva di valore.
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Quando la negativa richiede un’esposizione troppo lunga per poter produrre la prova positiva, la tinta del disegno rimane per lo più disarmonica, le
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geografiche, producendo dapprima una negativa, quindi una positiva del disegno dato. Si applica il disegno sopra della carta sensibile, quindi si espone
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(a) Photographie sur métal, sur papier, et sur verre. 2 vol. Paris, 1862. semplice di quella che consiste nel formare la prova positiva. Ma la cosa
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L’immagine positiva ottenuta nella macchina a copiare ha dunque ancor bisogno di venir fissata, di venir resa permanente ed inalterabile contro l
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Dunque l’immagine positiva oltre alla sua fissazione richiede anche di venire ristorata nelle sue tinte, di venir resa di un coloramento più bello
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positiva si eseguisce: A col mezzo di una soluzione di iposolfito di soda; B col mezzo di una soluzione di cloruro d’oro.
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contatto impedisce l'azione della luce sopra del cloruro d'argento della prova positiva, di maniera che si può illuminare liberamente il disegno nella
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disse per preparare la caria positiva col mezzo dell'albumina.
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cosa singolare che questa immagine nel rivelarsi di nuovo cambia di carattere, cioè di positiva diventa negativa, d’onde ricevette
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contatto coll’immagine fotografica sviluppantesi sotto l’azione dell’acido gallico e del nitrato d’argento, riceve un’ immagine positiva senza che
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’argento, quindi si fa nuovamente seccare, si ottiene una carta positiva molto sensibile, che dà delle buone fotografie, che si fissano con acqua
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sensibile che al sole può riprodurre una negativa in cinque minuti. La positiva ottenuta si lava, e si fa seccare. Ora si porta in una debole tintura di
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dapprima in bruno, e forma una prova negativa; ma dopo un prolungamento di azione laminosa si ottiene una positiva gialla su fondo bianco. In ogni caso
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positiva, lavasi nell’acqua sino a che i bianchi appariscano ben puri, poi si porta in una soluzione acquosa di protosolfato di ferro al 5 per 100, si
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metallo per seccare la vernice, riparandola dalla luce e dall’umido. Si applica sulla vernice una prova positiva e si espone alla luce; per circa 10 minuti
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negativa per un tempo piuttosto lungo, darà in pochi istanti una positiva se la si bagna con una soluzione di nitrato d’argento fuso; ma se si tratta
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luce per un tempo eguale a quello che sarebbe necessario per ottenere una prova positiva sulla carta positiva ordinaria, e quindi si porta in un bagno
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istessa, quanto in quello del distinto foro napolitano minacciato da positiva crisi.
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. Si potrebbe dimostrare qui con documenti e cifre alla mano che la perdita annuale è positiva, e mi sembra superfluo osservare e ricordare che noi
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