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Risultati per: bagno

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Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia

519188
Venanzio Giuseppe Sella 50 occorrenze
  • 1863
  • Tipografia G.B. Paravia e Comp.
  • Torino
  • Fotografia
  • UNIPIEMONTE
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Si ottiene in forma di sublimato riscaldando in un bagno di olio sino al calore di +210° dell’acido gallico, oppure semplicemente dell’estratto di

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III. Preparare il bagno sensibilizzatore.

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Preparare il bagno sensibilizzatore.

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L’acido acetico, che trovasi nel bagno, non solo non accresce la sensibilità dell’ioduro d’argento verso l’azione luminosa, ma la rende minore. Esso

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Azione del bagno sensibilizzatore. — L’aceto-nitrato nel momento del sensibilizzare coagula, rende insolubile l’albumina, combinandosi in parte con

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L’unico modo di ottenere con vantaggio, che il bagno sensibilizzatore comunichi il maximum di sensibilità, è quello di portarlo al minimum di acidità

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Il ioduro d’argento, che dapprima si forma nel bagno, viene da questo in parte sciolto, principalmente nelle prime volte che si adopera. Ma dopo il

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Il bagno sensibilizzatore, quando ha già servito alcune volte a sensibilizzare, e quando rimane esposto all’aria, si ricopre costantemente di un

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immergerle in esso con grande regolarità. Gli inconvenienti che esso presenta sono due principalmente, cioè si deve bagnare col bagno il rovescio della

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In qualunque maniera si proceda per introdurre la lastra nel bagno sensibilizzatore bisogna aver cura che la lastra rimanga nel bagno per 25 secondi

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impressionato si trovava del nitrato d’argento lasciatovi dal bagno sensibilizzatore.

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III. Preparare il bagno sensibilizzatore.

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Si riconosce in ogni caso se la proporzione dell’ioduro contenuta nel collodio è buona dall’aspetto che prende la lastra collodionata nel bagno

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Preparare il bagno sensibilizzatore.

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ed il bagno sensibilizzatore sarà preparato.

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1aLatitudine nella quantità del nitrato d’argento del bagno sensibilizzatore. — I fotografi sono di parere diverso circa al grado di concentrazione

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3aModificazione che il bagno sensibilizzatore subisce coll’uso. — Il collodio delle lastre apporta continuamente nel bagno sensibilizzatore dell

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(a) Published byT.PIPER. London. al bagno proprietà acide. L’acidità che così assume il bagno non è molto nociva, perchè l’acido che qui si forma è

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4aModo di correggere il sensibilizzatore quando non produce più buoni risultati. — Possiamo fare varie ipotesi. O il bagno non è neutro, o il bagno

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Se le lastre collodionale, che si sensibilizzano col bagno di nitrato d’argento, non vennero ripulite con molta attenzione per l’uno e per l’altro

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prendono in esso, per effetto di una reazione chimica, la forma di nitrati, mentre il formatosi ioduro e bromuro d’argento rimane sciolto nel bagno. La

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, che un bagno vecchio, quando serve bene, produce sempre delle prove con contrasti più forti di quello, che faccia un bagno nuovo in circostanze eguali

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L’acidificazione del bagno sensibilizzatore, di cui abbiamo parlato più sopra, può anche spesso derivare dall’uso di un collodio vecchio di color

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Nella prima supposizione, ammettendo che il bagno sia troppo acido (il che si può riconoscere colla carta di girasole che si trova presso i

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varie volte osservato, che quando si corregge il bagno con acido. acetico non si ottiene poi una grande purezza nei bianchi delle prove. L’acido nitrico

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Se infine vi è a dubitare, che il bagno non produca più buoni risultati per un eccesso di ioduro d’argento in soluzione, il che si riconosce da un

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stato si trovino. Si sensibilizza la lastra collodionata nel bagno vecchio sino a che siano scomparse le macchie grassiformi della superficie dello strato

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La lastra collodionata non si deve lasciare seccare prima di immergerla nel bagno sensibilizzatore, ma basta che il collodio si sia rappigliato

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La maniera più comoda nell’eseguire questa operazione è quella, che consiste nello avere il bagno sensibilizzatore in un bacino a sponde un po

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La lastra collodionata poi, la quale nel suo sensibilizzamento si manifesta troppo tardiva a prendere una tinta lattea nel bagno sensibilizzatore

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collodio a mescolarsi col bagno sensibilizzatore. Lasciando la lastra collodionata nel bagno per un tempo sufficientemente lungo, l’etere e l’alcool si

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3aPellicola di argento sul bagno. — Il bagno sensibilizzatore quando è nel bacino e vi rimane in riposo, anche quando si tiene coperto con un cartone

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lo strato sensibilizzato fosse lavato con un poco di bagno d’argento di purezza perfetta. Quando lo strato sensibile viene reso della massima purezza

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L’alcool si potrà aggiungere od omettere, secondo la natura del collodio e del bagno sensibilizzatore. In generale, quando il sensibilizzatore è

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Succede quasi sempre che l’immagine non riceve una sufficiente intensità col mezzo di questo bagno, epperciò conviene rinforzare le tinte con lavare

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bagno sensibilizzatore, come uno sarebbe tentato di fare in certe circostanze; e ciò perchè questo bagno, anche quando è in buono stato, non può dirsi

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con luce gialla per aggredirla col bagno sviluppatore.

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1° Quando il bagno sensibilizzatore venne reso acido con acido nitrico, p. e. con 1 per 100 di acido nitrico.

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6a Purificazione del bagno d’argento. — La soluzione del nitrato d’argento dovendo rimanere esposta all’aria nel bacino, si ricopre sempre di una

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poggiare sul bagno d’argento.

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carta, dal tempo maggiore o minore in cui la carta viene lasciata nel bagno di argento, dalla concentrazione di questo bagno, ecc.

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2a Tetrationato di soda. — Un bagno di iposolfito vecchio, alterato dall'immersione in esso di molte prove impregnate di cloruro e nitrato d'argento

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Il tetrationato di soda, che alla lunga si produce coll’uso dell'iposolfito di soda, si può preparare in modo subitaneo coll'introdurre nel bagno del

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nell'iposolfito di soda, ha per effetto di lasciare nel bagno del solfato di soda, imperocchè l'iposolfito d'argento AgO, S2O2 nel convertirsi in

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Quando si è ottenuto la tinta che si desidera, si toglie la prova da questo bagno e la si immerge nella soluzione di iposolfito al 15 per cento, ove

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La quantità del bagno fissatore, che, lavando la prova in questa maniera, può tuttavia rimanere aderente all’immagine, è in quantità estremamente

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La colla di pesce si fa fondere a bagno maria in 50 parti di acqua, e quando la soluzione è fatta si aggiunge la gomma arabica disciolta

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Per indorare con semplice immersione si prepara il bagno con

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1° Si mette un foglio di carta sopra il bagno di acetato di piombo, vi si lascia per 5 minuti, si estrae, e si asciuga per carta bibula.

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Si fissa l’immagine col bagno di sale ammoniaco sino a che la carta sia diventata affatto trasparente, sino a che il fondo giallo sia diventato

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