o pennelli luminosi vengono da una distanza che si può considerare infinita, p. e. dal sole e dalle stelle, essi si possono considerare paralleli. I
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e viceversa. Allontanando il corpo luminoso la estensione occupata dalle penombre diminuisce, e cresce l'ombra di estensione.
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La differenza di intensità della luce, che emana dalle diverse sorgenti, luminose od illuminate, è grandissima. La intensità della luce del sole sta
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, giallo, arancio, rosso. Quella striscia colorata che venne prodotta dai raggi più rifrangibili, dalle onde luminose più corte, è quella che si trova più
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dalle lettere r, b, che indicano rosso e blù.
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I raggi assorbiti sono indicati a sinistra dalle lettere g, r, b, che sono le iniziali dei nomi dei raggi gialli, rossi, blù. Sommando a destra e a
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quello che lo precede moltiplicato da un numero costante. Così una scala di colori, che faccia vedere ordinatamente una serie di gradazioni dalle più
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distanza, il foco, la grandezza dell'immagine e dell’oggetto. Per rendere più facili questi calcoli abbiamo ricavato dalle equazioni predette le formole
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Egli colla stessa facilità che si risolvono numericamente gli altri casi enunciati dalle formole algebriche sopranotate.
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Le immagini che producono le lenti sono dunque sempre più o meno trasfigurate, ossia non soddisfano esattamente alle condizioni imposte dalle regole
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Trasfigurazione prodotta dalle lenti. — Nella camera oscura la trasfigurazione delle immagini prodotta dalle lenti è dovuta a varie cause, ma
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Le relative dimensioni di un oggettivo ortoscopico di tre pollici sono le seguenti, dalle quali si possono dedurre approssimativamente quelle di
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Tutti sanno infatti che, date due prospettive prese dalle estremità di una base conosciuta, si può costrurre il piano ed il rilievo del terreno. Se a
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cadono sulle pareti della camera, dalle quali la luce è in parte riflessa sull’immagine, che per un tal fatto diventa più confusa. Un diaframma
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Questa camera solare differisce dalle altre, che si costrussero da altri ottici, in ciò che essa è fatta in maniera da lasciar passare a traverso
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da cui è rifratta la luce venuta dalle due immagini. La denominazione di stereoscopio si trasse da due voci greche, che significano solido io veggo
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potentissime, che per distinguerle dalle altre si chiamano comunemente col nome di alcali.
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Gli acidi si riconoscono adunque da ciò che scacciano gli acidi, o vengono scacciati col mezzo di questi dalle loro combinazioni colle basi. Ma essi
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I segni, ossia i simboli alfabetici che ciascun corpo riceve nella sua formola, sono ordinariamente ricavati dalle lettere iniziali del nome latino
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Francoeur dalle formole seguenti:
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Potassa comune. La potassa del commercio non è che un carbonato di potassa, KO+CO2, molto impuro. Essa si estrae dalle ceneri del legno, le quali
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Il fotografo estrae sempre l’albumina che impiega dalle uova di gallina, separandola dal rosso o tuorlo, che per contenere una specie d’olio farebbe
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L’amido è un principio che abbonda in un gran numero di vegetali. Si estrae ordinariamente dal grano, dal riso e dalle patate. L’arrow-root, sago
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, per essere basi più forti, la scacciano dalle sue combinazioni. Il calore volatilizza, o decompone i sali ammoniacali, ed alcuni di questi da neutri
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Il bromo viene cacciato dalle sue combinazioni dal cloro, ma esso scaccia il iodio, perchè questo è più debole del bromo, il bromo più debole del
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È un sale molto utile per levare le macchie prodotte dalle soluzioni dei sali di ferro. La formola della sua composizione è KO,C2O3 + HO,C2O3 + 2HO
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Il carbone scolora, e rende inodorosi i liquidi che passano sopra di esso. Il così detto carbone animale che si ottiene dalle ossa è sotto un tale
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manganese, dalle ceneri di alcune piante che crescono sulla riva del mare, nelle quali si trova allo stato di ioduro di sodio.
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debbono considerare come veri composti salini decomponibili dalle basi. Gli alcali in contatto con essi producono i saponi combinandosi coll’acido grasso
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I cristalli del prussiato di potassa hanno la gravità specifici di 1,83, sono insolubili nell’alcool che precipita il sale dalle sue soluzioni
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solforo varii ossidi metallici dalle loro soluzioni, tali sono p. e. gli ossidi di cadmio, rame, oro, piombo, platino, argento e stagno.
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vengono da esso precipitati, mentre l’acido solfoidrico non li precipita dalle loro soluzioni. L’idrosolfato di ammoniaca non precipita dalle loro soluzioni
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viceversa. Queste immagini, come dissimo nella introduzione, vennero denominate prove negative, per distinguerle dalle prove positive, ossia dalle
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attrazioni prodotte dalle particelle più pesanti.
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sottilissimo strato d’argento metallico proveniente dalle sostanze riduttrici che esso contiene o dalla polvere e sostanze organiche, portate dall’aria
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studiarne con maggior successo l’effetto, cosa che sin ora, partendo dalle ricette date dai varii autori, non è possibile fare.
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temere le ripulsioni dalle sostanze grasse.
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derivano quasi sempre dalle impurità del bagno sensibilizzatore o da una insufficiente azione di esso sulla lastra collodionata.
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ottiene dalle parti colorate è più uniforme, e, se l’operatore avrà saputo porsi in modo da evitare la luce riflessa metallicamente, la immagine ottenuta
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Per far partire le macchie di nitrato d’argento dalle mani, le quali macchie sono inevitabili presso chi lavora intorno alle manipolazioni
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si filtra la soluzione se riesce torbida, per liberarla dalle materie in sospensione che potrebbero inquinare lo strato della prova, che deve
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La soluzione si fa passare per tela fitta, affine di depurarla dalle materie più grossolane, e si lascia riposare per qualche tempo prima di
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In un bacino di latta, più grande della carta da incerare, si fa fondere a calore moderato della cera vergine ben purgata dalle naturali sue
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sottile pellicola d’argento metallico proveniente dalla riduzione operata dalle piccole molecole di polvere, e dalle particelle di materie organiche che
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4ª Qualità della carta. — La carta può soventi volte contener nella sua pasta delle particelle metalliche staccatesi dalle macchine nel momento della
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quale è anche meno soggetta a trovarsi contaminata dalle particelle metalliche. Imperocchè queste per la loro maggior gravità si portano nella parte
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La pressione esercitata dalle viti mette in contatto perfetto la carta col disegno sullo strato del vetro.
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Il deposito di oro sull'immagine è necessario che sia più o meno forte secondo le circostanze. Dalle esperienze delli signori Davanne e Girard (a
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, ma spediscono le loro prove ad un gélatineur. Quindi, restando a loro disponibile un tempo prezioso che altrimenti sarebbe stato assorbito dalle
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vernice di gomma arabica avrebbe per effetto di preservare l’immagine dalle emanazioni solforose che potrebbero annerirla, e quindi distruggerla.
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