dimostra il libro da lui pubblicato nel 1805: Saggio intorno alla determinazione dell9 ombre nei diversi soggetti dell’architettura geometrica, e l
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il giovinetto tirato da naturale disposizione all’architettura, seppe fere suo pro delle lezioni del Paoletti; sotto il quale anche in privato andò
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GIUSEPPE MANETTI fiorentino (n. 1761, m. 17 febbraio 1817) studiò in Roma l’architettura eoa molto profitto, e al suo ritorno in patria, appena di
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GIOVANNI LAZZARINI da Lucca (n. 1769, m. 1834) esercitò con lode l’architettura. Le molte chiese da lui edificate nel contado lucchese; vari ponti
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alcuni libri di cose d’arte, e fu per molti anni maestro d’Architettura e direttore dell’Accademia Pisana. —RODOLFO CASTINELLI di Pisa (n. 21 novembre
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Ecco quanto ci parve più importante raccogliere intorno alle presenti condizioni dell’architettura in Toscana. Invero troppo poche notizie son queste
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Noi abbiamo veduto qual fosse in Toscana l’Architettura innanzi che il Paoletti ed i suoi valorosi allievi la riconducessero a più veri principii; ma
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abilità e diligenza. Tra le vedute d’architettura voglionsi ricordare il sepolcro di Cecilia Metella, e la facciata del Panteon, e tra le tavole quella
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nostra, o interpretandone male a proposito il significato e lo stile, parve l’architettura durante il secolo XVII e la prima metà del XVIII scadere
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della non comune erudizione, rispondendo ad un programma dell’Accademia di Parigi intorno all’architettura egiziana. Dopo il 1791, reduce da un viaggio
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, di povera ed umile architettura; a destra la porta del Convento, in mezzo alla quale una finestrella, da un lato la corda del campanello. Sopra vi è